Calcio Eccellenza – Ghezzi: “Riporterò in alto la Governolese”

Governolo All’inferno e ritorno:  Simone Ghezzi finalmente è di nuovo protagonista sui terreni di gioco. E ha impresso subito il suo marchio, nella vittoria della Governolese sulla capolista Brusaporto, segnando il gol del vantaggio dopo un solo minuto. Possiamo proprio dirlo: è la fine di un incubo, per l’attaccante 30enne nativo di Chiari, che ha saltato due mesi di campionato (infortunatosi a Vobarno il 21 ottobre, è rientrato alla prima di ritorno, per pochi minuti, nella sconfitta con l’Albinogandino), lasciando i rossoblù orfani di un centravanti in grado di fare a sportellate con i difensori avversari e far salire la squadra. Del resto, l’infortunio capitato al centravanti dei Pirati, era molto serio: un trauma cranico con versamento, che ha richiesto molto riposo e un recupero molto prudente. Adesso Ghezzi gioca con un elmetto protettivo, come successo prima di lui a Petr Cech o all’altro ex Pirata Nicholas Muraro. Ma sta bene e non ha paura, nemmeno quando colpisce di testa.
«Mi sono mosso io stesso per accelerare i tempi, tra visite e adempimenti burocratici. Volevo essere in campo il prima possibile – ha detto l’attaccante -. In dicembre mi era arrivata anche una proposta importante dalla serie D, ma ho voluto declinarla perchè devo compiere la mia missione, qua tra i Pirati. Col Brusaporto ho ricominciato daccapo il mio campionato, voglio dare il mio contributo. Vorrei ringraziare la mia ragazza, ma soprattutto il pubblico: mi sono stati vicino, qui si sta bene e col tempo ho capito cosa vuol dire essere Pirati. La gente mi ha sempre sostenuto, specialmente quando sono finito all’ospedale. Devo qualcosa anche a loro, spero di aiutare la squadra a risalire dove merita».
Importante anche il feeling con mister Ciccio Graziani, uno che di gol, da ex centravanti, se ne intende: «E’ stato un grande professionista – dice Ghezzi -, mi riprende spesso per darmi consigli preziosi, seguirli mi ha aiutato anche a fare gol col Brusaporto. So che ci tiene a me: spero di ripagarlo con la moneta migliore, tante reti».
Battere la capolista dà una carica in più: «Abbiamo giocato una grande gara – prosegue Ghezzi -, di sostanza e cuore. Certo, qualche errore c’è stato, però bene o male abbiamo dimostrato il nostro valore. La risposta l’abbiamo data sul rettangolo verde».
Domenica si farà visita alla Romanese: «Devono salvarsi, non sarà facile – dice Ghezzi -, anche se pure noi dobbiamo pensare a blindare innanzitutto la permanenza in categoria. E poi mancheranno giocatori importanti come Mariani e Chiarini. Dunque, stiamo sul pezzo e non sottovalutiamo nessuna avversaria. Certo, fare un filotto di tre gare consecutive sarebbe importante per fare quel qualcosa in più che sarebbe nelle nostre corde».  (gluc)

Dagli esordi con Mondonico al recupero col personal trainer di Balotelli

Governolo Ex professionista con più 100 presenze in serie C,  Simone Ghezzi, a 30 anni ha già girato diverse piazze importanti di terza e quarta serie: giovanili nel Brescia, poi Albinoleffe in B «sono stato anche nel gruppo con i mister Mondonico e Gustinetti ma non esordii mai tra i cadetti», Pizzighettone, Alghero, Canavese, Pro Vercelli, Renate in C. Novese, Seriate, Caravaggio, Villafranca e Mezzolara in D. «Poi, i problemi di salute dei miei genitori – racconta – mi hanno suggerito di tornare vicino a casa, sto aprendo la mia agenzia immobiliare in Franciacorta e non ho rimpianti». Dunque la decisione di scendere di categoria, con l’approdo a Governolo: «Quest’anno non siamo mai riusciti ad avere la rosa al completo, ora ci siamo tutti, daremo battaglia». Ad aiutare Ghezzi in un recupero così veloce, oltre alla perizia dei medici, anche un amico molto particolare, Stefano Brasetti, in passato trainer di atleti del calibro di Mario Balotelli: «Continuo a lavorare in palestra anche nei giorni di riposo per buttare giù quel paio di chili che ancora devo smaltire – dice -. Tanti ragazzi si siedono sugli allori e perdono magari tante opportunità calcistiche. Io non voglio lasciare nulla al caso e rientrare in piena forma». La lunga pagina iniziata lo scorso 21 ottobre contro il Vobarno (giorno dell’infortunio), dunque, è chiusa: i Pirati hanno ritrovato la loro arma letale.  (gluc)