Calcio Eccellenza – San Lazzaro travolto in casa dal Chiuduno

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Borgochiesanuova Troppo brutto per essere vero. Un San Lazzaro irriconoscibile regala gioco, partita e incontro ad un Atletico Chiuduno che già nella prima mezz’ora ha saputo mettere a nudo i limiti tecnici dei ragazzi di Ghirardi, apparsi deconcentrati e totalmente avulsi dal contesto. Il match, come racconta il risultato, è stato a senso unico e se non fosse stato per un paio di interventi risolutivi di Coffani, il migliore per distacco dei suoi, staremmo scrivendo di una goleada; è vero che siamo solamente alla seconda giornata, ma in casa biancazzurra è già giunto il momento di cambiare registro. La sfida ci ha messo poco a decollare, grazie alla meravigliosa tecnica mostrata dalla squadra orobica. Al talentuoso Baldrighi sono bastati infatti 240’’ per far “cantare” il suo mancino: un pallone lungo viene stoppato benissimo da Bosis, altro grande protagonista, che di prima appoggia per l’accorrente numero dieci che di prima intenzione calcia diritto sotto il sette. Rete da applausi e vantaggio bergamasco. Verso il 20’ c’è qualche attimo di apprensione per l’esterno basso ospite Bencivenga, che si accascia a terra, forse vittima di un colpo di caldo. Il gioco viene interrotto per qualche minuto e al suo posto entra Marsetti (il giocatore lascia il campo sotto gli scroscianti applausi dello sportivo pubblico presente sugli spalti, ndr). Della serie non è giornata, sarà proprio il neontrato, quattro minuti dopo, a svettare in area biancoceleste su corner e a pescare il raddoppio tra l’incredulità della panchina locale. Il San Lazzaro accusa il colpo e tra la mezz’ora e al 33’ rischia l’imbarcata: prima Baldrighi non trova il tap-in giusto sul’invito di Bosis, poi, sempre lo stesso numero dieci, su invito perfetto di Bahirov, a tu per tu si fa ipnotizzare da Coffani, bravo a rimanere in piedi sino al’ultimo. Il duplice fischio giunge opportuno e Ghirardi ad inizio ripresa, dopo la strigliata negli spogliatoi, rimescola le carte in tavola nel tentativo di rianimare il gruppo: escono Baietta e Pini, al loro posto ecco Pagliara e Conigliaro. Le cose purtroppo non migliorano, anzi precipitano nel giro di 6’: al 49’, dopo un’ottima azione corale, Bosis in scivolata anticipa Coffani siglando il tris mentre due giri di lancette dopo un cross dalla destra viene girato perfettamente all’angolino dalla precisa zuccata di Manenti. Da qui alla fine poi poco da raccontare, se si esclude un doppio legno ospite (ma l’assistente aveva rilevato in precedenza una posizione irregolare di un giocatore grumellese), un’altra occasionissima divorata da Bosis (ancora superlativo Coffani) e l’unico tiro nello specchio dei padroni di casa al 75’ giunto per opera di Turmanidze, che da calcio di punizione ha impegnato severamente Stuani. Dopo 3’ di recupero il direttore di gara Lotito, fortunatamente, pone fine alle ostilità: coraggio San La, il tempo per recuperare c’è tutto.

Comprensibilmente amareggiato e scuro in volto il tecnico del SanLa Ermes Ghirardi, che ha commentato così la batosta subita dall’Atletico Chiuduno: «Penso ci sia poco da dire, l’abbiamo vista tutti. Abbiamo sbagliato tutto e il principale responsabile di questa disfatta sono io. La squadra non è sembrata nemmeno la lontana parente di domenica ad Offanengo. Non c’eravamo con la testa, si è visto sino dai primi minuti: non siamo scesi in campo. Dobbiamo cambiare registro perché il campionato è iniziato e i punti iniziano a pesare. Nel prossimo turno mi aspetto un altro tipo di prestazione».