Calcio – La Serie C attende i verdetti: il Mantova attore e spettatore

MANTOVA Tre settimane da raccontare, diceva una vecchia canzone. Tre giornate al termine del campionato di Serie C più anomalo della storia, giocato quasi interamente senza pubblico e tormentato dal Covid che ha costretto al rinvio di molte partite. Ma la nave sta per arrivare in porto, con tantissimi verdetti ancora da definire. Il Mantova è parte in causa: assicuratasi la salvezza, punta ai play off e nel frattempo guarda anche agli altri gironi, un po’ per curiosità e un po’ nell’eventualità (remota, ma nel calcio mai dire mai) di approdare alla fase nazionale degli spareggi.
 Le variabili – In chiave biancorossa, la prima occhiata va data alla quarta classificata di ciascun girone visto che, com’è noto, quella col punteggio più alto “manda” ai play off anche l’11esima del proprio girone. In questo momento la migliore quarta è il Modena (63 punti), che quindi regalerebbe un pass in più per i play off proprio al girone B. Sembra troppo distanziato il gruppo A (Renate 58). Attenzione invece al girone C, che ha una squadra in meno e il cui calcolo va fatto moltiplicando il punteggio per un coefficiente pari a 1,05555556: secondo questo calcolo il Catanzaro avrebbe dunque 61,22 punti. Altra variabile importante che riguarda il girone C (e in misura minore l’A) è il consistente numero di partite da recuperare.
 Verso la B – La Ternana è l’unica già promossa matematicamente. Negli altri gironi se la giocano due terzetti: nell’A Como (ieri, in recupero, battuto 3-0 dall’Olbia), Alessandria (dove milita il mantovano Gabriele Bellodi) e Pro Vercelli (che ha una partita in meno); nel B Padova, Sudtirol e Perugia, racchiuse in appena 3 punti.
 Play off – Del girone B tutto sappiamo. Ma una battaglia ancora più infuocata infuria nell’A, dove le squadre dall’11esimo al 15esimo posto non sanno se guardare davanti o guardarsi alle spalle: Piacenza e Pergolettese, per dire, sono a -2 dai play off, ma solo a +4 sulla zona play out. Corsa apertissima anche nel girone C, dove il Monopoli dell’ex ds biancorosso Pelliccioni (che ha tre gare in meno) può risalire in “zona azzurra”.
 Play out e retrocessione – Vale la pena ricordare che i play out non si disputano se le due squadre che devono affrontarsi hanno più di 8 punti di distacco: in tal caso, la squadra attardata scende direttamente in Serie D. Ci spera il Legnago, che nel girone B ha 7 lunghezze di vantaggio sull’Arezzo. Che, a sua volta, deve contenere la risalita del Ravenna, al momento retrocesso. Fano e Imolese sono praticamente già condannate agli spareggi. Nel girone A rischiano la retrocessione diretta Livorno e Lucchese, ma nemmeno la Pistoiese può dirsi al sicuro; Giana Erminio e Pro Sesto (ed eventualmente Carrarese) sperano nella regola del +8. Infine il girone C, che prevede due retrocessioni anzichè tre: praticamente condannata la Cavese, il play out sarà presumibilmente tra Paganese e Bisceglie.