MANTOVA Una decina di giorni e il Mantova conta di riempire anche la casella dell’allenatore. Il neo dt Christian Botturi è già al lavoro, non tanto per rintracciare il profilo giusto (che, quanto a caratteristiche, è già stato individuato) bensì per valutare la sua effettiva disponibilità a sposare la causa del Mantova. C’è il nodo categoria da sciogliere: qualcuno dei tecnici contatti non sarebbe entusiasta di allenare in D, mentre invece verrebbe di corsa in caso di riammissione/ripescaggio in C. Ebbene, questa discriminante (pur legittima) potrebbe indurre l’Acm a spostare il mirino altrove. Della serie: per essere ingaggiato, un allenatore dev’essere convinto in tutto e per tutto del progetto, a prescindere dalla categoria. Anche perchè la certezza di un eventuale ripescaggio potrebbe, nella peggiore delle ipotesi, arrivare tra un mese e mezzo. Decisamente troppo tardi: il Mantova ha fretta di dotarsi al più presto di un allenatore per cominciare ad allestire la squadra, e per questo conta di chiudere entro una decina di giorni.
Ebbene, ai nomi emersi negli ultimi giorni se n’è aggiunto un altro che possiede i requisiti richiesti da Botturi: giovane, preparato, con una personalità forgiata da una carriera di tutto rispetto come calciatore, e da anni al fianco di un allenatore molto stimato dal dt bresciano. Lui è Matteo Paro, che da quando ha appeso gli scarpini al chiodo ha sempre lavorato fianco a fianco con Ivan Juric. I due si conoscono dai tempi in cui erano compagni di squadra al Crotone. Poi si sono ritrovati al Genoa, e infine a Mantova con Juric nel frattempo diventato allenatore e Paro punto fermo del centrocampo. Chiusa la parentesi virgiliana, Matteo ha seguito il croato a Crotone nel suo ultimo anno da calciatore, ottenendo la promozione in A. Da lì in poi ha sempre affiancato Juric come viceallenatore: al Genoa, al Verona e da due anni al Torino. Forse i tempi sono maturi per il grande salto. Di certo il bagaglio tecnico non gli manca. Del resto, lo stesso Juric quando sbarcò a Mantova non aveva avuto esperienze da primo allenatore, ma si era comunque formato alla scuola di Gian Piero Gasperini, affiancandolo all’Inter e al Palermo dopo averlo avuto come fidatissimo allenatore ai tempi in cui giocava.
Per quanto riguarda gli altri nomi, Radiomercato offre qualche aggiornamento degno di nota. Per esempio esclude la conferma di Andrea Mandorlini. Ugualmente lontani dalla panchina biancorossa sembrano Paolo Cevoli, Francesco Modesto, Marco Gaburro. Anche le quotazioni di Michele Pazienza sono in discesa. Restano Luca Tabbiani, Andrea Dossena e Roberto Occhiuzzi. Tabbiani sta sfumando pure lui perchè a un passo dal Catania. Dossena, ex Renate, è stato contattato: non sarebbe molto propenso a scendere in D (e questo, come dicevamo, potrebbe pesare sulla scelta), ma è comunque un profilo apprezzato da viale Te. La sorpresa è Occhiuzzi, che nei giorni scorsi avevamo indicato come outsider: classe 1979, calabrese, ha allenato il Cosenza in Serie B e quest’anno ha portato alla salvezza l’Olbia in C. Ovviamente altri candidati potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni. E chissà che nella conferenza stampa di mercoledì non sia lo stesso Botturi a fornire altre indicazioni.