Calcio Prima Categoria – Villimpentese, Paolo e Nicolò padre e figlio in campo assieme

La Villimpentese
La Villimpentese

VILLIMPENTA Dove non sono mai riusciti Arnor ed Eidur Gudjohnsen (uno sostituì l’altro) né Dino e Andrea Meneghin (giocarono contro), ce l’hanno fatta Paolo e Nicolò Marconato, padre e figlio, che sono scesi in campo fianco a fianco ieri nella sfida tra Pavonese Cigolese e Villimpentese. Complice l’assenza di Bonizzi, mister Ciccone ha dunque schierato il giovane portiere, classe 2003, che aveva già esordito in categoria con la Serenissima lo scorso anno, prima di approdare in gialloblù, dove milita da qualche stagione il papà classe 1981, colonna della difesa. Purtroppo il Villi è uscito sconfitto per 4-2: «Ma giocare una gara ufficiale con mio figlio è stato un orgoglio, era un po’ il mio sogno. Sono convinto che ne vinceremo presto una insieme – spiega papà Paolo -. Consigli gliene do, ma non mi ascolta, domenica gli ho suggerito pure di giocare con i tacchetti misti per via del terreno. Ha dato tutto, ha fatto il possibile sui gol». Strano vedere il figlio portiere che “chiama” la palla al padre difensore: «In quello deve migliorare, ma imparerà in fretta».
«Ora ci aspettano due gare fondamentali per la corsa salvezza – prosegue Paolo Marconato – ci scontreremo con Rapid United e Bagnolese. Fare risultati positivi sarebbe importante per tenerle a distanza e mettere fieno in cascina. Finora siamo stati bravi, perché abbiamo vinto match dove partivamo sfavoriti». Partito come primo rincalzo, anche per motivi anagrafici, Marconato senior si è ritrovato a giocare molte gare, visti gli infortuni di Delfini e Cremonesi: «E mi fanno giocare terzino come quando ero giovane – sorride – io vorrei fare il centrale, ma mister Ciccone mi ha chiesto un sacrificio. E’ appena arrivato un giovane interessante come Gola, che ci potrà dare una buona mano, grazie alla sua esperienza nelle categorie superiori».