Calcio Promozione – Errera (Marmirolo): “Le responsabilità mi gasano”

Andrea Errera
Andrea Errera

MARMIROLO Il Marmirolo ha cambiato passo, conquistando 9 punti su 12 nelle ultime 4 giornate di campionato. Domenica ha battuto con un secco 4-1 il Borgosatollo. Fondamentale, in tal senso, è la ritrovata solidità difensiva. E le parate di Andrea Errera. «Con il Borgosatollo abbiamo dominato dall’inizio alla fine – afferma il portiere neroverde – la gara si era messa subito in salita, ma non ci siamo fatti prendere dal panico e l’abbiamo ribaltata».
Che aria tira adesso nello spogliatoio?
«Di tranquillità e serenità. Siamo un grande gruppo e una grande squadra composta da ragazzi giovani e giocatori di esperienza. Dobbiamo aiutarci gli uni con gli altri, sia in campo che fuori».
Che idee nuove ha portato mister Jadid?
«Sicuramente giocare palla a terra e partire dal basso, per tenere il più possibile il possesso e far correre gli avversari».
Parlaci un po’ di te…
«Ho iniziato come portiere nelle giovanili del Mantova, poi sono passato in prima squadra come terzo. Successivamente mi sono trasferito alla Reggiana in Serie C e abbiamo sfiorato la promozione in B. Da qui è iniziata la mia discesa verso la Promozione, passando per Carpaneto, Levico e Villafranca».
Come sei arrivato al Marmirolo?
«Conoscevo bene il responsabile del settore giovanile, che mi ha proposto al direttore sportivo. Il quale mi ha chiamato e ha deciso di puntare su di me».

Cosa significa per te essere portiere?
«E’ un ruolo diverso dagli altri, ci sono maggiori responsabilità perché se sbagli, la maggior parte delle volte è colpa tua. Ma questo mi stimola molto e mi dà un sacco di carica e grinta».

C’è un calciatore a cui ti ispiri?
«Certo, Julio Cesar, il paratutto del triplete dell’Inter “Mourinhana”».
Quali sono le principali differenze che hai notato tra le varie categorie?
«La velocità del gioco e la fisicità sono le prime cose che mi hanno colpito perché, anche se siamo in Promozione, ci sono giocatori forti e di esperienza che danno filo da torcere».
Cos’hai portato all’interno del gruppo?
«Sicuramente il sorriso, anche una battuta che stempera gli animi e tanti scherzi. Sono dell’idea che se si va in campo con il sorriso, e la giusta concentrazione, vincere è più semplice».

Domenica andate a Montichiari: è scontro salvezza…
«Sarà sicuramente una partita fondamentale per noi. Se dovessimo vincere, metteremmo via punti fondamentali per il nostro obiettivo. Siamo carichi e positivi perché recuperiamo sia il mister dopo la squalifica, che il nostro capitano Pereira».