Calcio Promozione – Favagrossa: “Asola, a Suzzara serve una svolta”

Il gol realizzato da Andrea Favagrossa su rigore a tempo scaduto è valso l’1-1 con lo Sporting Club

ASOLA Curioso l’inizio di campionato dell’Asola: valanghe di occasioni create (e non è un’esagerazione), ma una sterilità offensiva davvero sorprendente. La mole di errori sotto porta della squadra di  Tavelli domenica ha fatto imbufalire il mister, che già da settimane tenta di correggere in corsa questo andazzo pericoloso. Se avesse capitalizzato almeno un terzo delle opportunità, la squadra biancorossa si sarebbe ritrovata sicuramente sul podio della graduatoria. E invece il ruolino di marcia recita: una gara vinta, una persa e tre pareggi. E i segni X sono figli di errori incredibili a pochi passi dalla riga di porta, soprattutto se consideriamo le sfide casalinghe con Vighenzi e Sporting Club. Per capire le origini di questa poca cattiveria nel momento clou, abbiamo interpellato il bomber principe dei biancorossi,  Andrea Favagrossa (2 reti su 6 all’attivo), decisivo su rigore al 92’ nel match di domenica allo “Schiantarelli”.
«Non sappiamo davvero dare una spiegazione – confessa l’attaccante -. Abbiamo costruito una mole impressionante di occasioni, le avete viste tutti, ma facciamo una fatica terribile a fare gol. La squadra ha molte alternative e riesce a sopperire bene anche alle assenze di alcuni giocatori, come Mingardi e Nardi, in questo momento. Non si può dire che i sostituti li abbiano fatti rimpiangere, nonostante siano dei lussi per la categoria. Eppure manchiamo della giusta cattiveria. Può essere sfortuna, ma dipende anche da noi: quando sprechi troppo rischi grosso, come è capitato con lo Sporting». Adesso il Suzzara, altra formazione in un periodo poco brillante: «Andiamo a giocare in uno stadio prestigioso e che farà pesare il fattore campo – conclude Favagrossa -, ma dobbiamo sbloccarci a tutti i costi. I bianconeri fanno del temperamento la loro arma migliore. Ho visionato i loro filmati e sono certo che anche senza Gargiulo saranno pericolosi. Noi, però, dobbiamo continuare a giocare come sappiamo. A volte basta solo una scintilla».