Calcio Serie C – Galderisi: “Padova e Mantova, cosa ci fate così in basso?”

Giuseppe Galderisi
Giuseppe Galderisi

MANTOVA Chi meglio di Giuseppe Galderisi per presentare Padova-Mantova, sorprendente (in negativo) scontro salvezza che andrà in scena sabato all’Euganeo? Nanu, com’è noto, a Padova è un’istituzione, complici i sette campionati in cui ha vestito la maglia biancoscudata con quasi 200 presenze all’attivo. C’era anche lui nella cerchia dei possibili sostituti di Caneo, esonerato domenica sera, ma alla fine la scelta è caduta su Torrente. Decisamente più breve e sfortunata, ma comunque intensa, la sua esperienza nel Mantova: quattro mesi da allenatore nello scorso campionato, da dicembre ad aprile, prima di un esonero che non gli ha comunque tolto l’affetto dei tifosi. Lo abbiamo rintracciato nella sua Salerno per parlare appunto di Padova-Mantova.
Sarà uno scontro salvezza: se l’aspettava?
«No, assolutamente. Mi aspettavo anzi un campionato di vertice da parte di entrambe, perchè sia Padova che Mantova a mio avviso hanno le potenzialità per occupare posizioni migliori di classifica».
Quindi ritiene che questo sia un Mantova più attrezzato di quello guidato da lei?
«È un Mantova che ha più alternative. E che si è rinnovato parecchio. Se prendete l’undici titolare dell’ultima di campionato dello scorso anno e quello del match più recente, scoprirete che solo due giocatori erano presenti in entrambe le occasioni: Gerbaudo e Guccione».
Come si spiega il Mantova così in basso?
«Sorprende anche me. L’ho visto più volte all’opera e mi ha sempre dato l’impressione di una squadra con un’identità di gioco e che mette entusiasmo in campo».
E allora qual è il motivo?
«Questo è un campionato molto equilibrato, in cui le partite sono spesso decise da episodi. Il problema del Mantova, ma anche del Padova, è che hanno raccolto troppo poco rispetto a quanto prodotto».
C’è da preoccuparsi?
«No. Il campionato è lungo ed entrambe risaliranno».
Che partita si aspetta sabato?
«Penso che all’inizio saranno entrambe piuttosto frenate, condizionate dalla posta in palio che è indubbiamente pesante. Ma poi uscirà una bella partita, aperta ad ogni risultato».
Che impatto avrà il cambio di allenatore sull’atteggiamento del Padova?
«Una reazione me l’aspetto. Qualcosa inevitabilmente scatta nella testa dei giocatori, che si trovano con meno alibi e maggiori responsabilità».
Quindi vede il Padova favorito?
«Tutt’altro. Sono convinto che il Mantova se la giocherà, perchè dispone di una manovra più collaudata e di una buona quadratura. Come dicevo, sarà fondamentale sfruttare gli episodi».14
Chi potrebbero essere gli uomini chiave?
«Nel Padova citerei Liguori o Piovanello (quest’ultimo allenato da Galderisi lo scorso anno al Mantova, ndr). Per il Mantova dico Paudice: è un ragazzo di grande prospettiva e che mi è sempre piaciuto».
Galderisi sarà sugli spalti dell’Euganeo?
«No, per il periodo natalizio rimango a Salerno. La seguirò da qui. Intanto approfitto di questa occasione per mandare un grosso saluto ai tifosi mantovani, che mi sono rimasti nel cuore».