Calcio Serie C – Mantova, partita la corsa alla poltrona di diesse

MANTOVA Il giorno dopo il clamoroso divorzio tra il Mantova e il ds  Emanuele Righi, sono finalmente giunte le spiegazioni della società. Affidate come sempre a una nota dell’ufficio stampa, portano la firma in calce del presidente Ettore Masiello: «La separazione consensuale da Righi – scrive Masiello – è stata la conseguenza di una serenità di rapporti che è progressivamente venuta meno. In una stagione tanto importante quanto difficile per il Mantova, che è tornato a confrontarsi con un campionato professionistico ponendosi come obiettivo la permanenza in categoria, non potevamo permetterci di generare tensioni nell’ambiente e in seno alla squadra. Con Righi abbiamo convenuto che non c’erano più i presupposti per proseguire con profitto il nostro rapporto. La presa di coscienza anche da parte di Emanuele testimonia una volta di più lo spessore della persona oltre che del professionista, perché anche lui, come noi, ha posto il bene del club e della squadra dinanzi a tutto. A Righi siamo riconoscenti per l’ottimo lavoro svolto in oltre due anni di collaborazione con il Mantova. Come società adesso abbiamo il compito di trovare un sostituto all’altezza. Abbiamo già iniziato a muoverci in questa direzione insieme alla proprietà, ponendo come sempre il bene del Mantova e di Mantova al primo posto».
In sostanza Masiello conferma quel che da tempo era noto agli addetti ai lavori e che ultimamente stava emergendo anche all’esterno: la mancanza di serenità tra Righi e la dirigenza. Una tensione che nei giorni scorsi aveva coinvolto pure l’allenatore  Emanuele Troise e la squadra. I rapporti, insomma, si erano irrimediabilmente guastati a livello generale. Ne ha preso atto lo stesso Righi, ma ne ha preso atto soprattutto  Maurizio Setti. All’ex ds rimangono i numerosi ringraziamenti e attestati di stima dei tifosi sui social (tra cui quelli di  Massimo Morgia), anche se non sono mancate le voci fuori dal coro.
Chiuso il capitolo Righi, si guarda avanti. La caccia alla poltrona vacante di ds ovviamente si è già aperta, ma non è detto che la casella venga riempita in tempi brevi. Qualche nome, comunque, già circola. Uno dei più quotati è  Paolo Cristallini, osservatore del Verona. Non sono da escludere  Omar Milanetto, anch’egli osservatore dell’Hellas; e  Claudio Ferrarese, già in passato accostato al Mantova ed ex compagno di squadra di Troise al Napoli. Altri profili emersi sono quelli di  Massimo Margiotta (responsabile del vivaio del Verona),  Roberto Goretti e di due ex:  Alfio Pelliccioni ed  Elio Signorelli (in uscita, pare, dal Carpi). Ma la priorità del club va al campo: il Mantova ha davanti a sè tre partite in una settimana e su queste è giustamente concentrato.