MANTOVA Ritorno al passato. E vien da dire: finalmente. Riaprono gli stadi e anche la Serie C è pronta a riaccogliere i tifosi al seguito delle squadre attualmente impegnate ai play off, mentre le altre, sperando non ci sia un impennarsi di nuovi contagi, dovranno attendere lo start della stagione 2021-2022. E tra queste, ovviamente, c’è anche il Mantova. Quello di oggi non sarà un “liberi tutti”, ma sarà consentito un ingresso contingentato. Allo stadio si potrà accedere presentando oltre al tagliando anche l’esito negativo del tampone da eseguire 48 ore prima dell’evento. Come avvenuto nella finale di Coppa Italia al “Mapei Stadium” tra Atalanta e Juventus, prova generale in vista degli Europei ormai prossimi a partire. La Figc, dopo gli accordi con il Governo, ha dato l’ok per un numero di tifosi pari al 25% della capienza massima dello stadio. Comunque un primo passo verso la normalità, che a livello calcistico manca dal 16 febbraio 2019.
In quella data il Mantova giocò in trasferta contro il Franciacorta. Poi il lockdown, campionati conclusi in anticipo, un’estate passata a capire prima se il Mantova sarebbe stato promosso in C e poi a studiare un modo per ripartire, ma senza i tifosi. Un vuoto enorme per tutti: per i tifosi stessi, orfani del rito domenicale sugli spalti degli stadi italiani al seguito della propria squadra del cuore; per i giocatori, spaesati le prime volte e poi costretti a prenderla come una brutta abitudine; ed anche per le casse delle società.
Si dice che gli incassi non fanno la fortuna dei club, ma nelle categorie inferiori è diverso perchè rappresentano un parte importante degli introiti stagionali. Ecco perché la Lega Pro con il presidente Ghirelli in prima fila, auspicava una riapertura degli impianti. E poi è inutile nasconderlo: è mancato molto il calore del tifo, quello spirito goliardico che anima le sane rivalità tra le tifoserie. E chissà quest’anno quante partite sarebbero potute finire in modo differente.
Il Mantova è già proiettato alla prossima stagione ed è quasi tutto pronto. A inizio anno è stata inaugurata la nuova Tribuna con i nuovi seggiolini, come vuole la normativa federale. In Serie C c’è l’obbligo di adeguare gli spalti con quel tipo di seggiolini solo nei settori rettilinei e quindi non saranno effettuati altri interventi di questo tipo. Sicuramente verranno effettuati le prove di stabilità della Curva Te (già numerata). Non saranno aperti i Distinti, dove servono dei lavori di manutenzione decisamente invasivi, specialmente nella parte sottostante. Poi, in base a quali saranno le indicazioni della Federazione, la società si dovrà adeguare richiamando gli steward. Ma non servirà l’utilizzo dei tornelli, anche se i biglietti saranno nominali. L’auspicio è che ci possano essere sempre più aperture e che già da settembre possa aumentare anche il numero di tifosi negli stadi.
