Calcio – Castel d’Ario, il futuro è tutto da scrivere

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CASTEL D’ARIO A salvezza acquisita e a bocce (virtualmente) ferme, visto che mancano ancora un paio di partite prima del termine del torneo, occorre affrontare il tema del futuro del Castel d’Ario. La società bianconera potrebbe non continuare il proprio impegno in Promozione, il prossimo anno, anche se ogni tentativo verrà fatto dal patron Costa e dai suoi collaboratori per proseguire l’attività. Sarà complicato, però, dopo le difficoltà riscontrate lo scorso inverno, e che hanno comportato la cessione di alcuni pezzi pregiati nel corso del mercato di riparazione, andare avanti. Trovano conferme le voci per le quali il Castel d’Ario potrebbe proseguire la propria storia ripartendo dalla Terza Categoria: in ogni caso, insomma, il sodalizio bianconero non sparirà. Non trovano invece conferma le notizie riguardanti possibili cessioni del titolo sportivo ad un’altra società mantovana. O meglio: un pour parler ci sarebbe pure stato, in particolare con Curtatone e Serenissima: ma le due società hanno fatto capire chiaramente che andranno avanti nelle rispettive categorie  (vedi anche articolo a fianco). Peraltro la Nac è ancora in corsa per trovare sul campo la categoria superiore. Chi lascerà quasi certamente la società bianconera è l’attuale staff tecnico, parliamo del diesse Rudy Tavernelli e dell’allenatore Giuseppe Bizzoccoli. Il dirigente è conteso da diverse società (ma non andrà a Suzzara, dove c’è l’amico Marco Dalmaschio): Nogara, Castiglione e Mozzecane le società a cui Tavernelli è stato accostato in queste settimane. Potrebbe seguirlo lo stesso Bizzoccoli, qualora Tavernelli dovesse accasarsi in una società di categoria. In attesa di segnali importanti anche i giocatori, molti dei quali hanno accettato di restare a dicembre per conquistare la salvezza in bianconero, mantenendo la promessa. Insomma: a Castel d’Ario il futuro è ancora tutto da scrivere, anche se, come detto, non è ancora detta l’ultima parola. Disperdere un patrimonio come la Promozione sarebbe un peccato. In queste settimane saranno fatte tutte le riflessioni del caso. Se la strada per la fusione appare sbarrata per mancanza di pretendenti (ricordiamo che è possibile la cessione del diritto sportivo solamente tra società della stessa provincia), ad oggi e allo stato attuale delle cose una ripartenza dalla Terza è sempre più probabile. Ma ci sarà tempo e modo di tornare sull’argomento, nella speranza di non perdere una compagine mantovana in un torneo prestigioso come il sesto livello nazionale.