Calcio serie D – Giorgi: “Con il Mantova in C e intanto imparo a fare il papà”

Luigi Giorgi
Luigi Giorgi

MANTOVA A sette giorni, dalla nascita della figlia il centrocampista biancorosso,  Luigi Giorgi si racconta, in questa nuova veste di padre. Un’investitura che gli ha dato la natura, in un contesto surreale.
 Immagino ti abbia fatto un certo effetto…
«Un momento particolare per tutti. Per me ancora di più. Ammetto che c’era parecchia ansia da parte mia. Se non fossi tornato in quel week end prima che chiudessero tutto, avrei rischiato di aspettare ancora a lungo prima di vedere mia figlia».
 E’ più semplice giocare a calcio o fare il papà?
«Sicuramente a giocare a calcio (ride  ndr). Qualcosa so fare. Adesso per fare il papà c’è tutto da imparare, spero di farlo nel migliore dei modi».
 Aldrovandi è pronto a imitarti a breve nelle vesti di padre. Quali consigli ti senti di dare?
«Ci siamo sentiti. Gli suggerisco di far star calma la sua compagna. In quei momenti qualcuno deve rimanere il più lucido possibile. Lui è un bravissimo ragazzo, così come la sua fidanzata. Se la caveranno sicuramente».
 Proviamo a parlare di calcio, per quanto possibile?
«Difficile. Specialmente nella nostra categoria. Si vive tutti con un po’ d’ansia. Ci sono famiglie da sfamare, situazioni personali complicate. Siamo nella fase dell’ascolto. Pianificare è davvero difficile. Gli aspetti sportivi passano in secondo piano».
 Tu vivi ad Ascoli, qual’è la situazione nelle Marche?
«La situazione è abbastanza contenuta. 250 contagi in provincia e 60 in città. Rispetto ad altre zone della regione, siamo stati fortunati».
 Sta di fatto però, che prima o poi una decisione andrà presa. Quali le tue sensazioni?
«Non dipende certamente dalla Lega Calcio, dalla Figc. Sono altri gli organi che dovranno dare il via libera. In questi giorni si possono fare solo delle ipotesi e penso che il calcio italiano, mai come ora, abbia la possibilità di pensare al futuro».
 Certo è che il Mantova questa serie la C la meriterebbe, a prescindere dal fatto che sarebbe bello, per il bene di tutti, tornare a giocare…
«Se non si dovesse tornare a giocare, credo che il Mantova meriti di andare in serie C e penso che alla fine verremo premiati per quello che abbiamo fatto in campo. Annullare i campionati vorrebbe dire allontanare investitori dal mondo del calcio».
 Ti fideresti a tornare a giocare?
«Sarebbe assurdo, però se si deve tornare a giocare lo faremo, mettendoci ancora più serietà».
 Stai già pensando a cosa fare il prossimo anno, oltre a fare il papà, ovviamente?
«Il mio obiettivo era quello di dare una mano alla squadra per salire di categoria e se la società è d’accordo, sono pronto a rimanere. Anche da tifoso».
Tommaso Bellini