Mantova Fa bene Lucio Brando a temere la Calvina, prima avversaria del Mantova in campionato dopo il giro di boa. Perchè, numeri alla mano, la squadra che i biancorossi si troveranno di fronte domenica prossima, allo stadio Tre Stelle di Desenzano, è una lontanissima parente di quella sbeffeggiata all’andata con un eloquente 5-1. È cambiato tutto: allenatore, qualche giocatore, spirito. E, di conseguenza, rendimento.
Per dimostrarlo, abbiamo diviso il girone d’andata in due parti: le prime 8 giornate, dall’1 settembre al 20 ottobre; e le ultime 9, dal 27 ottobre al 22 dicembre. Per la cronaca, nelle prime 8 era ancora in vigore l’ora legale, mentre dalla nona in poi siamo entrati in regime di ora solare. Ma non è ovviamente questa la ragione dell’exploit della Calvina. Che, dai 3 punti conquistati nelle prime 8 gare, ha chiuso l’andata a quota 21. Sfilandosi la maglia nera dell’ultimo posto e risalendo fino alla nona piazza, giusto a metà classifica. Il dato interessante è che, in queste ultime 9 giornate, il Calvina è secondo solo… al Mantova: 19 i punti conquistati dai virgiliani, 18 dai bresciani.
Cos’è accaduto alla squadra di patron Marai e del ds Olli, che due estati fa si erano fatti avanti per rilevare il Mantova post-fallimento ma furono battuti dalla cordata Di Tanno? Una prima scossa l’ha data l’ingaggio dell’allenatore Michele Florindo al posto di Matteo Serafini. Impietoso il confronto: per Serafini 6 partite e 6 sconfitte; per Florindo 21 punti, ossia tutti quelli che la Calvina si ritrova in classifica. Le vittorie sono venute contro Savignanese (1-3), Breno (2-3), Alfonsine (3-1), Ciliverghe (2-1), Franciacorta (2-4), Sasso Zola (1-2) e Forlì (3-0). Quest’ultima, in particolare, impressiona non poco, visto che il Forlì è un’altra delle squadre più in forma del momento. Altro particolare curioso: la Calvina è l’unica compagine a non aver mai pareggiato. O vince o perde. Ma sulla prodigiosa risalita della Calvina c’è anche lo zampino del ds Olli, “vecchio volpone” capace di cambiare volto alla squadra grazie agli acquisti dei vari Boldrin, Boreggio, Valenti, Cazzamalli, Ruffini e Mauri. Una mezza rivoluzione che evidentemente sta dando i suoi frutti. E che renderà il match di domenica prossima col Mantova una sorta di… scontro al vertice, nonostante i 20 punti che dividono le due squadre in classifica.
Tornando alla graduatoria della seconda parte dell’andata, saltano all’occhio altre differenze rispetto alle prime gare: Mantova e Fiorenzuola che, nonostante una partita in più, hanno rallentato il ritmo raccogliendo meno punti; la crescita del Fanfulla; il declino di Correggese, Breno e Crema. Insomma, il campionato è mobile qual piuma al vento. E chissà cos’altro ci riserverà il girone di ritorno, quando il mercato avrà rimescolato le carte e sarà tempo di verdetti.