Calcio Serie D – Mantova, impazza il toto-girone

Mantova Quali compagne di viaggio si ritroverà il Mantova nel prossimo campionato di Serie D? È presto per dirlo. L’elenco delle aventi diritto all’iscrizione è provvisorio, perchè comprende società che probabilmente nemmeno presenteranno domande (vedi il Rezzato, che ripartirà quasi certamente dalla Promozione) o che sono destinate ad essere riammesse in Serie C (Virtus Vecomp). Dunque, oggi come oggi, possiamo muoverci solo nel campo delle ipotesi.
Due stagioni fa, prima annata dopo il fallimento, il Mantova venne inserito nel girone C, con venete e friulane. Nello scorso campionato, invece, complice il passaggio delle trentine nel C, il Mantova e le tre compagini veronesi (Legnago, Villafranca e Ambrosiana) finirono nel B con le lombarde. Lombarde che, anche nella stagione prossima ventura, faranno numericamente la parte del leone: sono infatti 25 quelle teoricamente ai nastri di partenza del campionato, seguite dalle venete (16) e dalle toscane (14). Dunque succederà come lo scorso anno quando, complice il gran numero, le lombarde vennero sparpagliate in tre gironi diversi: A, B e D.
Ora, è abbastanza improbabile che il Mantova venga inserito nel gruppo A, composto da piemontesi e liguri. Le lombarde di questo girone lo scorso anno furono: Arconatese, Folgore Caratese, Inveruno, Lecco, Milano City. Tutte squadre della Lombardia occidentale, più vicine al Piemonte che non al Veneto. Molto più facile che il Mantova venga confermato nel B, magari come lo scorso anno rimpinguato dalle veronesi: Ambrosiana, Villafranca, la neopromossa Vigasio, Virtus Vecomp (sostituita dal ripescato Legnago in caso di riammissione in C).
Ma Mantova è confinante col Veneto e, dunque, i biancorossi potrebbero tornare nel girone C come due anni fa. Specialmente se la Lega osserverà il cosiddetto “principio dell’alternanza” (ovviamente non scritto) in base al quale, in presenza di casi limite come questo, si inserisce la società in questione un anno in un girone e l’anno dopo nell’altro. Se così accadesse, però, andrebbero spostate (o quantomeno separate) le trentine e le friulane. Più facile, allo stato attuale delle cose, togliere dal gruppo delle 16 venete le 4 veronesi (inserendole nel B) e sistemare nel C le 3 trentine e le 3 friulane, per un totale di 18 squadre.
E poi c’è la terza ipotesi. Quella che prevede l’inclusione del Mantova nel girone D, quello a prevalenza emiliana. Come accadde alla Castellana dal 2007 al 2010, quando si trovò come avversarie anche marchigiane ed umbre. L’anno scorso nel girone D vennero inserite ben 7 lombarde: Adrense, Calvina, Ciliverghe, Crema, Lodi, Oltrepò, Pavia e Pergolettese. Lo “spauracchio” di questo raggruppamento sarebbe ovviamente la Reggiana. Senza dimenticare il Modena, qualora non venisse ripescato in C. Insomma, tra un acquisto e l’altro, in questa estate biancorossa impazza anche il toto-girone. Un passatempo destinato a riservare tanti colpi di scena e a rimanere senza soluzione per almeno un mese e mezzo. Si spera non oltre.

LE “VICINE DI CASA” DELL’ACM

Lombardia:  Adrense, Arconatese, Breno, Brusaporto, Calvina, Caravaggio, Caronnese, Castellanzese, Ciliverghe Mazzano, Crema, Fanfulla, Folgore Caratese, Inveruno, Mantova, Milano City, Nibionnoggiono, Pontisola, Pro Sesto, Rezzato (in forse), Scanzorosciate, Seregno, Sondrio, Tritium, Villa D’Almé, Virtus Ciserano Bergamo.

Veneto:  Adriese, Ambrosiana, Belluno, Caldiero Terme, Campodarsego, Cartigliano, Clodiense, Delta Porto Tolle, Este, Luparense, Mestre, Montebelluna, Union Feltre, Vigasio, Villafranca, Virtus Vecomp Verona.

Friuli Venezia Giulia:  Chions, Cjarlins Muzane, San Luigi.

Trentino Alto Adige:  Dro Alta Garda, Levico Terme, Virtus Bolzano.

Emilia Romagna:  Alfonsine, Sasso Zola, Casalmaggiore, Correggese, Fiorenzuola, Forlì, Lentigione, Mezzolara, Modena, Progresso, Reggiana, Sammaurese, Savignanese, Vigor Carpaneto.