La Voce piange Gianfranco Bocca, storica firma del calcio dilettanti

Aveva 81 anni. Era la memoria storica del calcio dilettanti

Gianfranco Bocca, storica firma della Voce di Mantova

Se n’è andato improvvisamente, nella notte tra mercoledì e giovedì, il nostro  Gianfranco Bocca, firma storica della  Voce sin dall’inizio della nostra avventura, nel 1993. Aveva da poco compiuto 81 anni. In quasi tre decenni (di poche settimane fa il suo ultimo contributo, un affettuoso ricordo di un grande personaggio del dilettantismo come Bruno Dal Bosco) Gianfranco aveva raccontato sulle nostre pagine soprattutto il mondo del calcio dilettanti, cogliendone le sfumature più o meno evidenti, grazie alla sua lunga esperienza dentro e fuori dal campo (per anni era stato arbitro). Ma non c’era solo il calcio tra le passioni del “Gibo”, come lo chiamavamo noi colleghi e gli addetti ai lavori: era anche un appassionato di tamburello (era originario di Volta Mantovana, terra di grande tradizione) e di rugby, sport che aveva praticato, ma anche di tennis. Quando necessario sapeva anche cimentarsi con la cronaca locale, con corrispondenze da Porto, dove viveva da molto tempo. In precedenza Gianfranco aveva seguito il calcio dilettanti per la Gazzetta, per la quale aveva svolto fino alla pensione il lavoro di tipografo. Amore sconfinato quello per il pallone, che lo portava regolarmente, fino alla sospensione dello scorso autunno, sui campi di gioco della nostra provincia, specialmente quelli della Promozione. Era la memoria storica del panorama dilettantistico, un mondo di cui conosceva perfettamente ogni aspetto e tutti i protagonisti, di ieri e di oggi. Un appassionato vero, che svolgeva con grande attaccamento il mestiere di giornalista. Testardo, attento al dettaglio: sapeva cogliere con arguzia aspetti positivi e negativi delle vicende che raccontava, ma preferiva sempre farne risaltare i lati migliori e più edificanti.
Era particolarmente legato alla Supercoppa (che contribuiva attivamente ad organizzare), promossa dalla Voce per mettere a confronto le vincitrici dei gironi di Terza. Quella manifestazione era, secondo lui, uno dei modi migliori per celebrare il calcio che preferiva, quello vero, di paese, fatto unicamente di passione.
Gianfranco ci mancherà tanto, con lui se ne va un pezzo di storia del nostro giornale. In questo triste momento ci stringiamo alla moglie Alida e ai figli Marina e Matteo. I funerali avranno luogo sabato 6 marzo partendo alle ore 9.40 dalla Casa Funeraria “Maffioli” per la Chiesa di Sant’Antonio.  (gluc)