L’analisi – Settori giovanili a rischio: li salverà la passione

MANTOVA Il tema potrebbe sembrare fuori luogo in questo momento, in cui è giusto e doveroso pensare alla salute di tutti, nessuno escluso. Ma in fondo al tunnel, prima o poi, ci sarà una luce e occorre prima o poi iniziare a riflettere su un tema marginale, che però coinvolge le nostre comunità. Cosa accadrà nel mondo sportivo dilettantistico dopo questa maledetta epidemia?
Se nei giorni scorsi abbiamo già delineato quello che potrebbe riservare il prossimo futuro al calcio dei nostri paesi, con almeno il 30% delle società a rischio iscrizione, sponsor in picchiata e budget dimezzati, non si può nemmeno trascurare un fatto, che riguarda tutti gli sport praticati ai quattro angoli della provincia.
Al di là delle prime squadre, sono in pericolo i settori giovanili. Si fa presto a dire che sono solo dei giochi: uscendo dalla retorica, gli sport sono un veicolo fondamentale di crescita fisica, mentale ed educativa dei nostri giovani. E dunque se il campanello d’allarme suona per il mondo sportivo, la preoccupazione (come in ogni altro settore economico e non del Paese) deve lasciare lo spazio ad un’attenta riflessione sulle soluzioni, da fare per tempo, per essere pronti ad attuarle quando la pandemia allenterà, finalmente, la presa. Per fortuna la passione e l’impegno di dirigenti e tecnici sono i pilastri, duri da abbattere, sui quali si poggia tutto questo piccolo grande mondo, ma è chiaro che le risorse economiche, pur limitate alle esigenze del momento, restano fondamentali. E non ci stiamo certo riferendo ai rimborsi da destinare a giocatori sopra i trent’anni: quelli caleranno, di molto, e i giocatori stessi capiranno il momento.
Tuttavia, la possibile morìa di società, quelle per intenderci che troviamo sotto casa e magari sopravvivono grazie alla piccola impresa che domani rinuncerà a fare da sponsor perchè in crisi di liquidità, rischia di coinvolgere direttamente la nostra vita e la possibilità di far scendere in campo i nostri figli, un mondo anni luce lontano dagli sfarzi e dall’opulenza del professionismo. Insomma, rischia di morire anche la possibilità di portare avanti la propria passione, sul rettangolo verde o sui parquet.
Abbiamo dunque chiesto un parere ad alcune società che negli anni si stanno distinguendo per il loro lavoro con i settori giovanili, per chiedere loro cosa sarà dello sport mantovano nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Nelle loro parole abbiamo sentito la speranza e la volontà di non mollare: ora bisogna affrontare questa dura prova, restando in casa finchè sarà necessario. Ma quando potremo tornare alla luce del sole, ripartiranno tutti con la voglia di giocare e di divertirsi, per lasciarsi alle spalle questo assurdo incubo.