VIADANA Il Rugby Viadana si guarda allo specchio dopo la sconfitta con Rovigo. “O vinco o imparo!”, ha sentenziato il gm Ulises Gamboa, sottolineando la mancanza di rodaggio dei leoni, che avevano nelle gambe il test di Pesaro, mentre Rovigo proveniva da una gara più impegnativa con Mogliano e quindi più preparato a una sfida da “Serie A Elite”. In via Learco Guerra giungono anche buone notizie dall’infermeria con Juan Cruz Gamboa, sabato alla sua prima uscita allo stadio Zaffanella dopo l’esordio nel barrage di Pesaro; per lui si temeva una frattura alla clavicola, ma i riscontri medici hanno alleggerito la diagnosi in un forte trauma che ha coinvolto articolazione e muscolatura con tempi di recupero assai più contenuti, mentre per il forte terza centro Federico Ruiz il test della concussion ha dato esito negativo per la spallata ricevuta in testa in una percussione che non ha avuto conseguenze sull’avanti in forza a Viadana. Ci fosse stato il TMO? Con i “se” e con i “ma” non si arriva in nessun luogo che non sia la spiccia retorica e allora c’è da auspicare, per il bene del campionato, che venga reintrodotta la tecnologia a supporto degli arbitri per tutelare il massimo campionato italiano. Dulcis in fundo la prestazione di Samuele Locatelli sabato con le Zebre a Parma contro i sudafricani Stormers (5-36): è stata l’ennesima conferma che il flanker lombardo, in campo per tutta la gara, ha acquisito una caratura internazionale di grande spessore con una fisicità e un’intensità in grado di rispondere senza indietreggiare alle potenti folate dei giocatori della franchigia di Cape Town. Ora proprio “Loca” e Patricio Baronio sono pronti a rientrare a Viadana dopo la parentesi zebrata per ruggire in giallonero.