Volley Serie A3 – Gabbiano, il saluto di Serafini: “Grazie a tutti, è stato bellissimo”

MANTOVA Con la doppia sfida play off persa contro Altotevere San Giustino, è calato il sipario sulla stagione del Gabbiano, al suo secondo anno di A3. È stata anche l’ultima volta sulla panchina biancazzurra, dopo quattro anni, del tecnico romano Simone Serafini, passato su quella di Savigliano. Già scelto e annunciato il suo successore: Andrea Radici.
Dunque, dopo quattro anni, due di B e due di A3, le strade del Gabbiano e del tecnico romano si sono separate. Proprio con Serafini abbiamo provato a capire i motivi di questo cambiamento. «Come ho già detto – spiega – , nello sport e nelle storie belle, arrivi al punto che il ciclo finisce. Nel nostro caso è successo dopo quattro anni. È giusto così. È stato un ciclo in crescendo e ci sta chiuderlo dopo un’annata molto positiva. Sia io che la società siamo pronti a partire per altre avventure. Pur non avendo vinto titoli, ci lasciamo alle spalle un bellissimo percorso. Interromperlo in un momento positivo non è mai facile, di questo siamo tutti consapevoli. Così è stato anche in questo ultimo anno». L’occasione è buona per ripercorrere con Serafini queste quattro stagioni alla guida del Gabbiano: «È stato un cammino stupendo – afferma – Davvero non ci sono altre parole per definirlo. Un cammino contraddistinto da una grande crescita e che visto il Gabbiano tornare nel posto che gli spetta nel volley di Serie A. Con il Gabbiano sono cresciuto tanto anch’io, fino a vincere il premio di miglior allenatore di A3. Un premio che è della squadra, dello staff e della società, del progetto Gabbiano. In B ci è mancato l’acuto ai play off o nelle finali, tipo in Coppa Italia. Ma in termini di risultati, abbiamo ottenuto più di 50 vittorie in regular season con due anni e mezzo di imbattibilità, interrotta in A3 proprio da Savigliano, la mia prossima società. Non ci sono più aggettivi, ma è stato un crescendo continuo. Il primo anno di B1 fino allo spareggio con Monselice, il secondo con Acqui. Erano le basi per fare bene l’A3 e il primo anno lo ha dimostrato. Record di punti, 61, finali di Coppa Italia e SuperCoppa e due chance di promozione. A Macerata ci siamo arrivati ad un punto. Nel secondo anno di A3, con la squadra rinnovata e ringiovanita, abbiamo lottato mai sotto il quarto posto in classifica arrivando ai quarti di finale di Coppa Italia. È stato un percorso positivo, questo è fuori discussione».
Serafini affronterà il Gabbiano da avversario sulla panchina di Savigliano. «Sarà dura e particolare dopo quattro anni trovarmi al PalaSguaitzer sull’altra panchina. Ci sarà tempo, ma ogni tanto già ci penso. Saranno emozioni forti trovarmi da avversario dopo quattro anni ricchi di soddisfazioni. Sarà un piacere ritrovare tutti e non sarà una gara come tutte le altre. In A2 ci sono giocatori professionisti mentre in A3 qualcuno lavora, questa è la differenza principale».
Serafini vede anche un futuro roseo per il volley italiano. «Sia nel maschile che nel femminile – conclude – abbiamo ottime prospettive e saremo in grado di lottare per i primi posti nelle competizioni principali. Non mi resta che ringraziare di cuore tutti. Porterò sempre con me le emozioni forti che abbiamo vissuto». In bocca al lupo!