MANTOVA Incontri fra il sindaco Mattia Palazzi e l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. E poi, di recente, le perorazioni dell’assessore comunale all’ambiente Andrea Murari alla stessa Regione per ottenere lo sblocco dei fondi per le bonifiche del Sin, il sito inquinato di interesse nazionale perimetrato fra laghi di Mantova e polo petrolchimico. Ieri la notizia: i 18 milioni e 193mila euro già stanziati dal ministero dell’ambiente nel 2006, con successive integrazioni nel 2013, finalmente arriveranno a destinazione. Il Pirellone ha infatti disposto il trasferimento dei fondi per dare corso al percorso di bonifica che in buona parte riguarderanno il canale Sisma, e anche tutte le aree del petrolchimico (soprattutto la cosiddetta “collina dei veleni”), per finire anche nel sedime su cui insiste la ciclopedonale di via Brennero, da anni in attesa di autorizzazione al collaudo, proprio per via delfatto che il suo tracciato è ricompreso nella perimetrazione del sito inquinato.
Proprio ieri l’amministrazione di Mantova ha ricevuto la comunicazione dalla Regione Lombardia che i fondi destinati alle opere di bonifica sono stati sbloccati. «Una bella notizia che accogliamo con grande soddisfazione – ha commentato l’assessore all’ambiente Murari –. Ora subito al lavoro con le bonifiche».
La comunicazione segue di pochi giorni una lettera inviata dallo stesso Murari alla direzione generale Ambiente e clima della Regione, e per conoscenza all’assessore Cattaneo, nella quale si sollecitava lo sblocco dei fondi finalizzati a realizzare le opere previste dal nuovo accordo di programma. Nuovo accordo per la definizione degli interventi di messa in sicurezza di emergenza e successiva bonifica nel Sin sottoscritto in data 12 febbraio 2021, e approvato dal ministero della transizione ecologica con Decreto direttoriale del 16 febbraio successivo, con il quale sono state disciplinate risorse per un importo complessivo di 18.193.090,91 euro, e che individuava il Comune di Mantova quale soggetto attuatore di vari interventi,
