Calcio Serie C – Mantova, i fallimenti del passato in quattro ex

Andrea Procaccio
Andrea Procaccio

MANTOVA Il Mantova è a un passo dalla Serie B. La promozione può arrivare già domenica, se il Padova non vincerà a Lumezzane; oppure lunedì a Meda contro il Renate, che i biancorossi dovranno battere in caso di vittoria del Padova.
A proposito di Renate. Volete un bignamino sul cambio di passo del Mantova rispetto al recente passato? Non ce ne sarebbe bisogno, però è il destino a offrirci l’opportunità su un piatto d’argento. Attraverso quattro nomi: Riccardo Bocalon, Andrea Procaccio, Luca Paudice e Daniele Sorrentino. Sono tutti giocatori del Renate, sono stati tutti giocatori del Mantova. Il fatto è che la loro esperienza in biancorosso è la perfetta fotografia delle scelte sbagliate compiute dalla dirigenza dell’Acm negli anni passati: il bomber arrivato troppo tardi; l’onesto giocatore di categoria che non ha reso secondo le aspettative; la giovane scommessa rivelatasi un flop; il talento cresciuto e lasciato incautamente andare.
Il bomber arrivato tardi è ovviamente Bocalon, approdato in biancorosso nel gennaio di un anno fa. Avrebbe fatto comodo prima, come testimoniano gli 11 gol messi a segno in sole 15 partite. Diciamo che almeno sono serviti a rendere il Mantova la squadra con più punti tra le retrocesse, requisito che ha poi consentito all’Acm di essere riammessa in C. Anche al Renate l’esperto attaccante è giunto in gennaio: finora 15 presenze e 5 gol. Non tantissimi, ma è sempre da tener d’occhio.
Passiamo a Procaccio. È lui il giocatore di categoria (quattro anni alla Triestina) sbarcato a Mantova con grandi aspettative mai ripagate. Per età ed esperienza (ma non per ruolo) possiamo paragonarlo a Mattia Muroni. E la differenza tra un acquisto azzeccato ed uno no, sta proprio in questo confronto.
Altro calciatore, altro fallimento: Luca Paudice. Pescato a 20 anni dalla Serie D (Real Giulianova), a Mantova si è preso più fischi che applausi. Il profilo è simile a quello di Antonio Fiori, anch’egli pescato a 20 anni, sconosciuto, dalla D (Vastogirardi). Il confronto tra i due giovanotti è impietoso (nemmeno al Renate Paudice sta facendo sfracelli: solo 4 gol), dunque un altro punto a favore del Mantova di Piccoli ai danni di quello di Setti.
Infine Sorrentino. Qui la storia parte da molto lontano: l’attaccante classe ’97 ha militato nelle giovanili del Mantova ai tempi della B, ma un infortunio al ginocchio gli ha fatto poi prendere altre direzioni. La scalata dalla Promozione (con l’Asola) alla C dimostra che il ragazzo aveva qualità e magari poteva essere utile all’Acm, più di tanti altri presunti bomber che non hanno saputo lasciare il segno.
Insomma: quattro personaggi, quattro meteore che sono sbarcate a Mantova negli anni sbagliati. O che il Mantova ha sopravvalutato. Oppure non ha messo nelle condizioni di rendere al meglio. Fa parte del passato. Ma ogni tanto è utile ricordarlo. Anche solo per compiacersi di quanto il vento sia cambiato.