Coldiretti: la coda di Caronte ha distrutto serre e danneggiato pere, zucche e meloni

MANTOVA La coda di Caronte presenta il conto con una grandinata a macchia di leopardo su tutto il territorio provinciale e colpisce zucche, serre di meloni e le prime pere precoci, pronte per essere raccolte. Per non parlare di auto e abbaini crivellati da chicchi grandi in alcune zone (Mantova e dintorni) come mandarini.

Lo rileva Coldiretti Mantova, alle prese con la raccolta delle segnalazioni da parte degli agricoltori. Il bilancio, tenuto conto della diffusione del rovescio meteo, che ha spaziato dall’Alto mantovano (da Volta Mantovana a Ponti sul Mincio, da Guidizzolo a Castellaro Lagusello) al Destra Secchia (da Magnacavallo a Sermide, da Ostiglia a Revere, da Quingentole fino a Borgocarbonara a Quatrelle di Felonica), risparmiando solamente la parte orientale della provincia, è stato tutto sommato – rileva Coldiretti Mantova – meno drammatico rispetto all’estensione dei territori colpiti, ma il bilancio resta comunque pesante. “Nel Basso mantovano fra grandine e tromba d’aria sono andate perse intorno al 20%-30% delle produzioni colpite”, stima Pier Paolo Morselli, presidente di Coldiretti Ostiglia e della cooperativa ortofrutticola Corma. Tuttavia, non mancano le aziende che hanno subito anche danni molto più ingenti.

“La tromba d’aria ha divelto un centinaio di serre situate sui terreni a 500 metri da casa mia – dichiara Fausto Mantovani, agricoltore di Porcara di Sermide e presidente della sezione locale di Coldiretti -. Alcune sembrano passate sotto un rullo compressore e la produzione sottostante di melone, un secondo raccolto che sarebbe stato pronto per la vendita a settembre, è completamente perduto. Il danno stimato, fra mancata produzione e sostituzione di serre e coperture, supera i 150mila euro”.

Altre realtà situate in zona hanno perso qualche ettaro coltivato a zucche, con danni che potranno essere calcolati nei prossimi giorni. A Quingentole, invece, Luigi Marchi ha perso “il 90% della produzione di pere: due ettari quasi completamente distrutti, con la grandine che ha scavato buchi nei frutti nei quali ci passa un dito”.

Danni anche nell’azienda agricola di Simone Grecchi a Borgocarbonara. “Ad aprile la gelata aveva compromesso circa il 70% della produzione di pere – ricorda Grecchi -. Ieri avevo tolto le reti di protezione per iniziare su circa mezzo ettaro di frutteto la raccolta di pere Carmen, una varietà precoce, e ieri sera la grandine ne ha distrutte un buon numero, con una perdita complessiva sul totale aziendale della produzione compreso tra il 20% e il 30 per cento”.

Alla luce di una tropicalizzazione del clima che non risparmia l’agricoltura con eventi catastrofali ormai frequenti, Coldiretti Mantova sollecita l’apertura di bandi per l’installazione di reti multifunzione per proteggere i frutteti da attacchi di fitofagi come cimice asiatica, popilia japonica, carpocapsa, ma anche dalla grandine. Un aiuto per difendere la qualità delle produzioni tipiche del territorio e per produzioni sempre più sostenibili.