MOGLIA Nel corso della notte giunge una chiamata di soccorso al 112. È una donna 21nne che chiede aiuto. Ancora una donna. Riferisce all’operatore del pronto intervento che il suo convivente la sta percuotendo, ed aggiunge di essere in stato interessante. È il suo convivente il futuro padre di quella creatura che darà alla luce tra qualche mese.
La pattuglia del Nucleo Radiomobile della compagnia di Gonzaga, che riceve l’intervento dalla centrale operativa, capisce subito la gravità del fatto. Le sirene della gazzella rompono il silenzio della notte. La potente autovettura dell’Arma corre, deve arrivare nel più breve tempo possibile nel centro abitato di Moglia.
I Carabinieri entrano nell’appartamento della signora, ma da subito si vedono costretti ad immobilizzare un soggetto esagitato: il convivente della donna, che anche alla presenza dei Carabinieri cerca ancora una volta di colpire la giovane donna, che presenta un vistoso pancione, frutto dell’amore della coppia. O frutto del presunto amore. Mentre i Carabinieri storditi dalle urla della ragazza cercano di immobilizzare il soggetto, questi, in tutta risposta, si scaglia anche contro di loro colpendoli con calci e pugni, perché a tutti i costi vuole colpire la compagna. Bilancio della serata è l’arresto dell’uomo, in flagranza di reato, per il reato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un Carabiniere è costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso, a causa delle escoriazioni riportate. Se la caverà con pochi giorni di prognosi.
Mentre i Carabinieri a fatica portavano l’arrestato fuori dall’appartamento, si sono accorti che la giovane ragazza, con le lacrime agli occhi e con timidezza, accennava un saluto ed un ringraziamento. Quel “grazie” ricevuto dai Carabinieri e rivedere il sorriso su quel volto triste della ragazza, sarà il regalo di Natale più bello che i Carabinieri potranno ricevere. E questo regalo natalizio, per i due militari, sarà il dono più bello ed emozionante, un regalo che non ha prezzo. Una probabile tragedia sfiorata.
L’arrestato, un pakistano di 36nne, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Mantova, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma Carabinieri.
Nel frattempo è giunta l’alba. I due Carabinieri finiscono il turno notturno di pronto intervento. Ritornano a casa. Inizia un nuovo giorno. Iniziano il servizio nuovi equipaggi dei Carabinieri, pronti per affrontare, anche oggi, le insidie del loro lavoro.
Nella mattinata odierna è comparso in Tribunale per il giudizio per direttissima. Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto operato legittimamente dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Gonzaga, ha disposto la remissione in libertà dello stesso, disponendo l’obbligo di presentazione dello stesso presso i Carabinieri della Stazione di Moglia.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, e l’eventuale colpevolezza del soggetto dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.