Vicenza “Vincere è difficile, ripetersi lo è di più”. La massima, valida nello sport come nella vita, non ha scoraggiato due tra i maggiori artefici del prodigioso Mantova, capace in tre anni (tra il 2003 e il 2006) di arrampicarsi dalla C2 fin quasi alla A. Parliamo del ds Giuseppe Magalini e di mister Mimmo Di Carlo (coadiuvato da un altro ex Acm: Claudio Valigi), coppia vincente che quest’anno si è ricostituita a Vicenza. Con la medesima missione: riportare il club (guardacaso, anch’esso biancorosso) in Serie B dopo anni di delusioni. Il bilancio a metà campionato è lusinghiero: primo posto in classifica con 4 punti di vantaggio sul Carpi e 7 sulla Reggiana. Ne parliamo proprio con Magalini: «L’obiettivo – dice – era costruire una squadra di vertice, in un campionato che sapevamo sarebbe stato competitivo. La scelta è caduta su giocatori dalla personalità spiccata come Bruscagin, Cappelletti, Padella, Marotta e Rigoni. Di Carlo ha fatto il resto, plasmando il gruppo a sua immagine e somiglianza. Gli ha dato un’identità precisa, che secondo me rappresenta il nostro maggior punto di forza. Mimmo sa cosa vuol dire giocare a Vicenza e questa mentalità l’ha trasmessa ai giocatori. Aggiungiamoci la spinta di una città che ci sta travolgendo col suo entusiasmo: abbiamo 7mila abbonati e in casa siamo sempre seguiti da 10mila persone. Lo stadio Menti è tornato ad essere “Fort Menti”. È una situazione che ha molti punti in comune con quanto abbiamo vissuto a Mantova. Peccato per questa lunga sosta: stavamo bene (sei vittorie consecutive, ndr) e avremmo voluto continuare a giocare».
Con Magalini non si può non parlare anche del Mantova: «Vi seguo sempre. Ho visto in diretta web la partita col Ciliverghe ed ho ancora negli occhi il gol di Altinier: una prodezza da attaccante vero. Il potenziale offensivo del Mantova è impressionante. Voglio pensare sia l’anno buono per risalire in C». Sogni per il 2020? Magalini non si sbilancia, sarebbe scontato. Ma qualcosa sulla prossima stagione si lascia sfuggire: «Spero di non vedere Vicenza-Mantova in C». Chiaro, no?