Coronavirus, Foroni: nostro lavoro prosegue in raccordo con territori e amministratori locali

MANTOVA  “Il nostro lavoro a sostegno delle popolazioni coinvolte nell’emergenza prosegue senza sosta. Regione Lombardia c’è ed è presente. La Protezione civile regionale è in stretto raccordo con i sistemi provinciali e con gli amministratori locali che in provincia di Lodi, come in altri territori, stanno facendo un grande lavoro di comunicazione con gli abitanti”. L’assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni fa il punto sugli interventi messi in campo a una settimana dall’individuazione del primo caso accertato di coronavirus in Lombardia.

“Tutte le attività sinora attivate e gestite dal sistema di Protezione civile – ha proseguito Foroni – si sono svolte in sinergia con il sistema sanitario regionale, con il quale si condividono strategie di intervento e le azioni operative da portare avanti a seconda dell’evolversi del quadro emergenziale complessivo”.

La Protezione Civile regionale è attiva nel supporto logistico ai Comuni dell’area ‘rossa’, con circa 200 volontari locali impegnati in tutta l’area soggetta alle misure di protezione; con la fornitura di materiale e supporto logistico per l’allestimento di spazi per triage e alloggio personale sanitario. Sono già operativi da alcuni giorni, a cura delle province di Cremona e Bergamo e con il coinvolgimento di circa 200 volontari, i 4 punti di triage negli ospedali di Bergamo, Crema, Cremona, Casalmaggiore. Si sta valutando l’eventuale allestimento per nuovi punti di triage campale negli ospedali di Brescia, Edolo, Esine, Vigevano, Stradella, Rozzano, Alzano Lombardo, a cura delle province di Bergamo, Brescia, Pavia e di Città Metropolitana di Milano; sono già in funzione i 40 posti letto presso l’ospedale di Lodi, con l’ausilio di circa 20 volontari).

Per quanto riguarda il trasporto di materiali per la gestione dell’emergenza – principalmente Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) – Regione, tramite il sistema territoriale di Protezione Civile, ha recuperato e consegnato nei centri di stoccaggio e distribuzione più di 50.000 pezzi (di cui circa 30.000 nella giornata di ieri). In dettaglio, il 24 febbraio sono state consegnate 15.000 tute ad Areu presso ospedale Niguarda Ca’ Granda; il 25 febbraio sono state consegnate circa 1000 mascherine al Centro Coordinamento Soccorsi di Lodi, per la “zona rossa”; il 26 febbraio sono state consegnate circa 7.000 mascherine ad Areu presso ospedale Niguarda Ca’ Granda; ieri, 27 febbraio, sono state consegnate circa 5.000 kit ad Areu sempre presso ospedale Niguarda Ca’ Granda; circa 25.000 mascherine sono state consegnate al Centro Coordinamento Soccorsi di Lodi.

E’ stata confermata la disponibilità di spazi per l’allestimento delle strutture destinate alla quarantena (al momento, 50 posti a Baggio – 11 stanze a 4 letti e 3 stanze a 2 letti), in stretta collaborazione con le altre strutture nazionali attivate (Esercito, Croce Rossa Italiana); il supporto con personale volontario alla gestione del numero verde attivato da Regione per l’emergenza coronavirus conta su circa 140 volontari impiegati; proseguono, infine, le procedure di sorveglianza sanitaria presso gli aeroporti, con sostituzione del volontariato delle organizzazioni di volontariato nazionali con quelle territoriali, e la disponibilità di circa 700 volontari “territoriali”, distribuiti su più giorni.