Mazzali (Fdi): prezzo imposto mascherine impossibile da mantenere, alimentera’ mercato nero

MANTOVA “Garantire oggi le mascherine, un bene necessario per la nostra salute, a un costo ragionevole sembra una buona idea, ma se si guarda dentro al “provvedimento del prezzo imposto” le conseguenze potrebbero risultare controproducenti.

Il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid 19 Arcuri con ordinanza 11/2020 ha introdotto un prezzo calmierato di 0,50 euro a mascherina (ma solo per quelle chirurgiche) al fine di evitare “distorsioni e speculazioni di mercato”.

Per il Presidente Conte il prezzo sarebbe “assolutamente giusto ed equo per remunerare le imprese” garantendogli anche un margine di guadagno.

Questo potrebbe essere vero solo qualora le imprese italiane fossero già oggi nella condizione di produrre tutte le mascherine che servono alla Nazione con costi contenuti mantenendo la qualità necessaria.

Sappiamo tutti, però, che attualmente il fabbisogno di mascherine viene coperto da imponenti importazioni e i costi d’acquisto all’estero, per le mascherine rispondenti ai requisiti previsti, sono maggiori rispetto al prezzo imposto dal Governo.

La verità è che in questo momento con un prezzo imposto si rischia di lasciare senza mascherine buona parte della popolazione in quanto gli importatori seri smetterebbero di acquistare il materiale mentre le imprese, non ancora nel pieno dell’efficienza produttiva, sceglierebbero di non iniziare nemmeno a produrle perché attività non conveniente. E questo anche a danno dalla nostra economia che ha bisogno, oggi più che mai, di lavorare.

Ancora una volta si aprirà la strada a soggetti economici senza scrupoli che ci proporranno mascherine non adeguate, ma nel rispetto del prezzo imposto.

Senza contare, inoltre, che il “prezzo imposto” potrebbe alimentare il mercato nero con una diffusione dell’illegalità e con prezzi invero superiori allo stesso prezzo dei 50 centesimi.

Oggi più che mai è necessario vigilare sugli abusi e anomalie di mercato per assicurarci che tutti possano avere quello che serve per tutelare la propria e altrui salute ma il prezzo imposto non è la strada percorribile.

Misure come incentivi reali alle nostre imprese per l’avvio della produzione e con sgravi fiscali, dazio e IVA zero all’importazione con procedure snelle di sdoganamento, IVA zero alla vendita, la possibilità di deduzione e/o detrazione dal reddito imponibile e la distribuzione gratuita dei presidi alle persone non abbienti aiuterebbero, insieme ai controlli sugli abusi, alla corretta distribuzione dei presidi”.

Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia.