50 e più processi… per il libro giallo. Lorena Buzzago ancora sotto accusa

MANTOVA  La sentenza, da previsione, era attesa per ieri e invece l’ultima udienza del processo che a Venezia vede imputata Lorena Buzzago per la questione legata al libro giallo (intitolato “50 e più…sfumature di giallo”, fatto circolare anni fa e poi sequestrato) si è conclusa con un rinvio al prossimo 22 luglio.
Riavvolgendo il nastro della vicenda, nei mesi scorsi sulla Voce avevamo ricordato che per quanto attiene il novero delle contestazioni afferenti il cosiddetto “libro giallo”, in materia di stalking, calunnia e diffamazione a mezzo stampa, queste, dopo un rimpallo di sedi per questioni di incompetenza territoriale – tra Mantova, Trento e Venezia – si era concluso con l’affidamento della questione al tribunale lagunare. Ricordiamo inoltre che il processo, con rito abbreviato, vede come unica parte civile il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e, inoltre, che è chiamata a difendersi anche un’altra imputata, in quanto accusata di aver concorso alla diffa mazione pubblicando dei post sul proprio profilo Facebook tramite cui, per certi versi, avrebbe promosso la diffusione del libro, pubblicato e distribuito senza autorizzazione e quindi sequestrato dalla Digos.
Nella giornata di ieri sono state sentite le parti (il pm Valeria Sanzani, la legale di Lorena Buzzago Beatrice Lombardo e l’avvocato difensore dell’altra persona accusata, Lino Roetta) e in particolare la legale della Buzzago ha ricordato che per le accuse di calunnia e diffamazione mancherebbe la prova certa e che per gli atti persecutori essi andrebbero riconsiderati nel precedente rito abbreviati del luglio 2019 davanti alla Gup mantovana Beatrice Bergamasco, secondo quindi il principio del ne bis in idem, ovvero che non si può essere condannati due volte per il medesimo reato.