A settembre finito il nuovo Mantegna

MANTOVA Sarà una delle più belle scuole d’Italia». Sono le parole che il sindaco Mattia Palazzi premette all’annuncio che il plesso scolastico ricavato nella ristrutturata ex ceramica di Fiera Catena sta ormai trovando la fisionomia definitiva. Dalle parti strutturali si è infatti già passati alle rifiniture. Già a settembre il cantiere sarà ultimato anche nelle fasi di collaudo e l’istituto tecnico “Mantegna” potrà fare il trasloco del materiale didattico.
Per questo annuncio – come già fatto anche in precedenza, ma a lavori ancora in alto mare a seguito dei ritardi dovuti agli stop pandemici – il primo cittadino di è avvalso dei canali social e di un video che documenta lo stato di avanzamento dei lavori. Interventi costati 12 milioni, grazie anche agli stanziamenti del “Bando periferie” che hanno dato una spinta decisiva al compimento quantomeno significativo del primitivo “studio Boeri”, lo studio di fattibilità complessivo per “Mantova Hub” elaborato dall’archistar Stefano Boeri.
Del piano complessivo di rigenerazione urbana, questo lotto denominato “piazza del pensiero” (per via del polo scolastico) era il più impegnativo, dovendosi mettere mano al rudere della ex ceramica, già pensata come struttura base per un nuovo tribunale dalle precedenti amministrazioni, e finalmente restituita a un uso pubblico come esempio di archeologia industriale.
«Abbiamo investito dodici milioni di euro, recuperando la vecchia fornace dismessa da decenni.
«Da settembre gli ottocento studenti del “Mantegna”, oggi divisi in tre plessi, entreranno nella loro nuova scuola. Ci siamo quasi», annuncia Palazzi, evidenziando come una équipe di uno studio specializzato genovese stia mettendo mano agli apparati decorativi delle colonne interne. Solo questo intervento di “cosmesi” è stato deliberato per circa 20mila euro. Il resto della scuola, quanto a impiantistica e strutture, sembrerebbe pronto già per l’uso. E con questo, si chiuderebbe il capitolo più impegnativo di Mantova Hub.