Accusata di omicidio stradale. La difesa: soccorsi in forte ritardo

MANTOVA Ci fu un incidente che costò la vita a una donna, ma è anche vero che l’ambulanza che doveva soccorrere la vittima arrivò un’ora e 27 minuti dopo. Questo quanto ha sostenuto davanti al giudice l’avvocato Marco Della Luna, che difende F.B., una 59enne di Castellucchio che sta affrontando un processo per omicidio stradale. L’incidente in questione è quello avvenuto nelle prime ore del 27 maggio 2016 in strada Francesca Est a Rodigo, che era costato la vita a Claudia Bardini, 56enne di Castellucchio. Quest’ultima era uscita di casa all’alba per precipitarsi proprio in strada Francesca Est per soccorrere il figlio che era uscito di strada. Lo stesso ragazzo aveva chiamato la madre per rassicurarla, ma la donna aveva voluto andargli incontro per assicurarsi che non si fosse fatto male. Era così scesa dalla sua auto ed era sul ciglio della strada in attesa del recupero dell’auto del figlio con il carro attrezzi, quando era stata investita dall’auto condotta dalla 59enne oggi imputata. Quest’ultima stava rientrando a casa dopo il turno di notte al geriatrico di Rodigo. Stando ai rilievi effettuati dalle forze dell’ordine si era ipotizzato che all’origine della tragedia ci fosse stato un colpo di sonno da parte della 59enne, la quale era stata infine rinviata a giudizio per l’accusa di omicidio stradale. All’udienza di martedì scorso, però, l’avvocato che difende la donna ha dato battaglia facendo acquisire agli atti del processo il verbale di intervento dell’ambulanza, che sarebbe arrivata sul luogo dell’incidente alle 6.37, ovvero un’ora e 27 minuti dopo la chiamata al 118. Quando era stata finalmente soccorsa, Claudia Bardini era ancora viva seppure in gravissime condizioni. Trasportata all’ospedale di Mantova vi era deceduta intorno alle 10.30 di quella stessa mattina. Il legale ha inoltre sottolineato che al momento del tragico incidente il carro attrezzi era fermo contro mano e con i fari abbaglianti accesi. Il processo, che non ha parti civili perché i famigliari della vittima sono già stati risarciti, è stato aggiornato al prossimo 7 novembre per la discussione e la sentenza. (cad)