Addio a Giovanni Fortunati, maestro della fotografia

MANTOVA Ci ha lasciati in una calda mattina d’estate. Giovanni Fortunati, grande appassionato e competente di fotografia, non ci farà più emozionare con i suoi scatti che negli anni hanno accompagnato i cambiamenti di oltre mezzo secolo. Giovanni, 87 anni portati con fierezza, era una persona molto riservata che però si illuminava quando si parlava con lui dei suoi lavori. Lascia un vuoto in chi lo ha conosciuto dopo aver sofferto tanto il periodo che ha pesato di più sulle persone anziane. Con tanta attenzione e curiosità che le sue fotografie, mai scontate né nella tecnica che nella scelta dei soggetti, trasferiva nelle tante mostre e attività che lo mostravano inesauribile. E andava orgoglioso della sua raccolta di macchine fotografiche che gelosamente custodiva e che dimostrano i passaggi della fotografia negli anni. Giovanni è partito con mezzi davvero poveri e ha lavorato su ritratti, reportage, architettura paesaggistica fino ad arrivare ad elaborare in digitale i suoi lavori nell’arco del tempo. Ma sempre con il gusto della composizione da artista esperto e sensibile. Ma senza far mai pesare a nessuno niente, sempre disposto a mettersi in discussione. Per tanti è stato una fonte di insegnamento e dalle sue foto abbiamo imparato tanto. Se ne va davvero un pezzo di storia della fotografia mantovana. Ci restano le sue foto e la sua figura che si aggira per la città con il cappello e la barba bianca. (s.m.)