Al bar senza green pass, arrivano i carabinieri: cliente multato

MANTOVA Davanti ai carabinieri, che gli chiedevano conto del proprio comportamento, ha fatto finta di “cadere dalle nuvole”, asserendo di non sapere nulla della normativa vigente circa l’obbligo del green pass per accedere negli spazi al chiuso dei locali pubblici. Una giustificazione di facciata quantomeno poco plausibile e in ogni caso insufficiente per salvare questo ribelle della certificazione vaccinale da una sanzione amministrativa. Protagonista dell’episodio, occorso l’altra sera in un locale pubblico alle porte del capoluogo, un 36enne italiano residente nell’hinterland. Erano all’incirca le 21 di sabato infatti quando, al bar “Sport” di Soave di Porto Mantovano, l’uomo si è presentato all’ingresso dell’esercizio, chiedendo di poter consumare all’interno, ma alla richiesta del titolare di esibire il documento verde anti covid l’avventore ha iniziato a protestare in modo plateale, fornendo risposte evasive nonchè pretendendo con toni accesi di essere servito ugualmente. Non contento si è quindi accomodato giocoforza ad un tavolino proseguendo nella propria pantomima, nonostante i vani tentativi del barista di farlo alzare. A quel punto vista l’impossibilità di far ragionare il soggetto, all’esercente non è rimasto altro da fare che far intervenire sul posto le forze dell’ordine. Così, in una manciata di minuti si è portata in via della Libertà una gazzella dell’Arma del comando di via Chiassi; una volta di fronte ai militari, però, l’avventore “no pass”, forse non aspettandosi un tale epilogo e temendo le conseguenze del suo atteggiamento, è quindi ritornato immediatamente sui propri passi, cambiando registro nonchè divenendo, nei modi e nelle parole più mansueto. Gli operanti, vista la situazione, hanno dunque redarguito pubblicamente il soggetto che, come detto, ha provato ad accampare giustificazioni, dichiarandosi all’oscuro delle disposizioni governative in tema di campagna vaccinale e green pass. A proprio carico è così scattata un’ammenda pecuniaria da 400 euro.
Lorenzo Neri