Alla Cano una campagna di analisi anti-diossine

L’incarico a una ditta specializzata per sondare i terreni

MANTOVA Non si tratta di un’adesione alle barricate degli anti-inceneritore, ma molto probabilmente di un’azione mirata a tutelare la salute dei soci e del patrimonio che la Canottieri Mincio vanta sulle sponde del lago Superiore, a poche centinaia di metri dall’impianto Pro-Gest.
Domani, con inizio alle 9.30, è convocata l’assemblea generale della società. L’assise si terrà nella sede sociale di Cittadella, con accredito a partire dalle 8.30. È previsto il voto per la nomina di un amministratore (a seguito di dimissioni nel 2018). Gli altri punti all’ordine del giorno saranno la presentazione del bilancio pre-consuntivo per l’anno 2018 e del budget preventivo per il 2019, con indicazione dei principali investimenti. A seguire, una informativa, appunto, sul progetto di monitoraggio ambientale in sede.
Al momento, pare trattarsi di una iniziativa fortemente sentita dai soci della Cano. Circa 7mila associati infatti vogliono vederci chiaro sui possibili effetti del termocombustore della ex Burgo che a partire dall’anno prossimo verrà messo a regime. E proprio per capire quali potranno essere gli effetti, con una autotassazione di meno di 10 euro a socio, si vuole finanziare una campagna di analisi dei terreni allo stato attuale, soprattutto per quanto attiene alla presenza di diossine e Pcb – che sono poi uno stadio affine alle diossine stesse, e comunque prodotti derivati da combustione.
Allo scopo, è già stata contattata una società specializzata in analisi di terreni collegata con il Cnr, alla quale, o già con l’assemblea di domani, o con una prossima riunione del sodalizio, dovrebbe essere deliberato di effettuare le analisi. Operazione da ripetersi, ovviamente, il prossimo anno, quando l’impianto in esame avrà già manifestato i segnali della propria attività e i propri effetti sull’ambiente.
Insomma, si tratta di una campagna di monitoraggio effettuata dai privati, che nelle intenzioni di alcuni vorrebbe poter essere anche uno sprone alle amministrazioni pubbliche a tenere sotto controllo le emissioni e i loro effetti. Vien da sé che lo scopo di questa operazione riguarda sì la salute dei cittadini esposti alle emissioni, ma anche salvaguardare la stessa società e i suoi beni immobiliari mettendoli al riparo da eventuali danni patrimoniali. Il tutto nell’auspicio che il Comune stesso segua questa partita con la debita attenzione.