Beduschi e Mazzali (FdI) difendono la Regione: “Il Pd è proprio senza vergogna!”

MANTOVA – «Il Pd, specie il Lombardia, è proprio senza vergogna». Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Barbara Mazzali in risposta ai colleghi Dem e 5 Stelle «che prendono spunto dalle confusionarie norme emanate dal loro Governo per poi, quando si tratta di attuarle in Regione Lombardia, scaricare le colpe sugli amministratori locali». La Mazzali parte dal “DL rilancio” stabilente che tutte le strutture accreditate a percepire l’acconto economico del 90% per coprire oneri e spese gestionali, devono prevedere la rimodulazione della rendicontazione qualora abbiano subito una riduzione dell’attività a seguito dell’emergenza sanitaria. «Il decreto parla chiaro e si riferisce a tutte le strutture, sia sanitarie che sociosanitarie (comprese dunque Rsa e Rsd), ma il Pd, dichiaratamente in malafede, cerca di riversare la colpa su Regione Lombardia dichiarando che “taglia i fondi ad anziani e disabili”. Cosa falsa e di cui pagheranno le conseguenze». A supporto delle parole della Mazzali, va ricordato che il 26 maggio Regione Lombardia aveva anticipato alle strutture il 95% degli acconti, proprio in considerazione delle difficoltà dovute all’emergenza, per cui oggi si trova a dover rimodulare le anticipazioni per le strutture visto che il Governo ha stabilito il 90%. «La sparata del Pd è ancora più subdola perché lascia intendere che il DL del proprio governo non ricomprende le Rsa e Rsd al solo scopo di insinuare il dubbio nell’opinion pubblica che sia colpa degli amministratori lombardi». Sulla questione è intervenuto anche il portavoce provinciale di Fd’I, Alessandro Beduschi: «Questo atteggiamento di deliberata malafede, strumentale e vergognoso, conferma sempre più che al Pd e ai loro allievi a 5 stelle non importa delle condizioni di vita di chi, più di ogni altro, ha patito la crisi sanitaria diventata crisi economica a tutti gli effetti: anziani, disabili, lavoratori e soggetti fragili poiché usano l’emergenza per fare bieca propaganda politica a suon di menzogne. Io capisco – prosegue – che contro l’incapacità politica della loro classe dirigente e l’improvvisazione del loro presidente del Consiglio, non gli resti che servirsi di quella consolidata macchina del fango tanto consolidata che sicuramente toglie a questa classe politica qualsiasi onore, e nonostante le continue cantonate rimediate come in questa occasione, nessuno di loro ha rettificato o chiesto scusa. Ma – conclude – nemmeno gli elettori chiederanno loro scusa quando finalmente potranno mandarli a casa». (ma.vin)