MANTOVA È in arrivo la terza misura di sostegno per le famiglie contro il caro bollette.
Dopo il primo stanziamento di 300mila euro con il primo bando nel 2021 e il secondo bando di pari entità alla fine dello scorso anno, che aveva lasciato inevase alcune richieste da parte di nuclei familiari che avevano comunque i requisiti richiesti, l’amministrazione comunale ha trovato le risorse per arrivare in fondo alla graduatoria delle domande.
Non un nuovo bando, quindi, ma il soddisfacimento di richieste già pervenute, vagliate e validate.
“Si tratta di altri 300mila euro con i quali arriviamo a una somma complessiva di 900mila euro di aiuti da parte del Comune”, ha detto il sindaco Mattia Palazzi, “ne beneficeranno 681 nuclei familiari, per lo più anziani soli che vivono in case grandi con costi energetici importanti e pensioni basse, che riceveranno 300 euro.
A questi si aggiungono altri 200 nuclei familiari con minori, italiani e stranieri, a rischio di stacco delle utenze che riceveranno bonus più alti a seconda delle esigenze. Il passaggio dalla richiesta dell’Isee a quella del reddito ha fatto emergere nuove fragilità nella nostra città, soprattutto anziani soli e residenti nel centro storico, a Valletta Valsecchi, Valletta Paiolo e Lunetta”.
In totale le domande pervenute con il secondo bando sono state 2700, mille già soddisfate, mille riceveranno i bonus entro la metà di febbraio. Le rimanenti non avevano i requisiti richiesti.
“Si tratta di una misura straordinaria di cui siamo particolarmente orgogliosi”, ha aggiunto il vicesindaco Giovanni Buvoli, “nel 2023 il Comune avrà un ulteriore aggravio di spesa corrente di 5 milioni di euro, dovuto alla guerra e ai rincari delle utenze che costeranno 2,5 milioni in più per quelle degli immobili comunali”.
I beneficiari del bonus verranno avvisati tramite sms o telefonata, dovrà recarsi dal tesoriere solo chi non dispone di un conto corrente, gli altri troveranno l’accredito direttamente sul conto.
“Il paradosso del nostro paese è che si adeguano gli stipendi a badanti e colf ma le pensioni rimangono le stesse”, ha ricordato l’assessore al welfare Andrea Caprini. “Siamo preoccupati”, ha concluso Palazzi, “il nuovo Governo non ha rifinanziato la misura per le morosità incolpevoli e il blocco degli sfratti non c’è più. Non ci sono fondi nemmeno da parte della Regione ma queste misure non possono rimanere solo a carico dei comuni. Da parte nostra, nel corso dell’anno valuteremo ulteriori possibili manovre, a seconda dell’andamento dei rincari dell’energia”.
Tiziana Pikler