Agguato a sprangate nella notte, due in fin di vita: un 23enne albanese e un 35enne mantovano

MANTOVA – Sarebbero stati dapprima accerchiati e quindi ripetutamente percossi, anche con l’ausilio di armi improprie, per poi venire abbandonati a terra in fin di vita. Brutale pestaggio, dai contorni ancora tutti da chiarire, quello occorso nella notte tra giovedì e ieri nei pressi del centro commerciale “La Favorita”. Ad avere la peggio un italiano di 35 anni residente nel capoluogo e con alle spalle precedenti per droga e un 23enne cittadino albanese, entrambi ricoverati in gravissime se non disperate condizioni nel reparto di rianimazione del Poma. Per il secondo purtroppo la situazione sarebbe irreversibile L’allarme è scattato poco prima delle 3 di ieri mattina quando un passante ha rinvenuto i due giovani riversi a terra esanimi, all’altezza della rotatoria di via Melchiorre Gioia. Immediati sul posto si sono quindi portati i sanitari di Croce Verde e Porto Emergenza nonchè i carabinieri del comando di via Chiassi, a cui ora spettarà far piena luce sull’accaduto. All’arrivo di 118 e militari però degli aggressori più nessuna traccia; solamente le due vittime stese sull’asfalto in stato d’incoscienza e con profonde ferite su tutto il corpo, le più gravi delle quali riscontrate al capo. La colluttazione, stando alle prime risultanze investigative, sarebbe avvenuta almeno tra quattro, o verosimilmente più persone, tra piazzale Levoni e piazzale Beccaria. Difficile comprendere gli esatti motivi scatenanti l’episodio violento, ma parrebbe trattarsi di un regolamento di conti, tra soggetti che si conoscevano. Secondo le prime ricostruzioni degli uomini dell’Arma guidati dal comandante provinciale, colonnello Antonino Minutoli, l’alterco poi sfociato in rissa sarebbe scaturito una ventina di minuti prima il sopraggiungere dei soccorsi. I due, infatti, mentre si trovavano in un bar di Mottella, sarebbero stati raggiunti da una telefonata con la quale venivano invitati a presentarsi davanti al Bricocenter per sistemare le cose. Una volta poi giunti sul posto indicato si sarebbe consumata ai loro danni una vera e propria imboscata. Inseguiti e poi raggiunti, gli aggressori avrebbero quindi infierito su di loro colpendoli con spranghe di legno poi ritrovate ieri pomeriggio nelle vicinanze della scena criminis. Al vaglio degli inquirenti ora anche i filmati dei sistemi di videosorveglianza installati in zona, benchè tutti posizionati lontano dal punto preciso del pestaggio. Possibili riscontri per arrivare all’identificazione dei responsabili potrebbero arrivare anche dall’analisi delle numerose tracce ematiche rinvenute sul posto. La procura nel frattempo ha aperto un fascicolo d’inchiesta circa l’ipotesi accusatoria di duplice tentato omicidio in concorso.e