Con lo smart working più risparmio per i lavoratori e meno emissioni

MANTOVA – In media nel territorio Mantovano, per ogni giorno in modalità smart working, i lavoratori evitano di percorrere, soprattutto con la propria auto, 29 chilometri per un tempo medio di durata del tragitto di 50 minuti e con un risparmio quotidiano di 17 euro sommando il carburante, il pranzo fuori casa e altre spese. Questo quanto emerso dal progetto “Smart Companies Mantova”, promosso dal Comitato Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Mantova, presieduto da Annick Mollard, che ha realizzato sul tema dello Smart Working – o lavoro agile – un’importante azione sperimentale insieme con un partenariato pubblico-privato nonché grazie a un finanziamento di Regione Lombardia per il tramite di Ats Val Padana. L’azione è stata invece gestita e coordinata dall’Azienda speciale PromoImpresa Borsa Merci.
L’evento di chiusura del progetto, svoltosi l’altro ieri, ha permesso di presentare i dati della sperimentazione approntata nell’ultimo biennio ripercorrendo anche le tappe e i risultati del lavoro condotto con una significativa rete di imprese aderenti al progetto già nel 2017. Da tali risultanze si evidenzia altresì che in media le persone lavorano in remoto 1,3 giorni alla settimana, anche se sarebbero interessate e in grado di fare fino a 2 giorni di smart working a settimana. Si rileva inoltre la piena soddisfazione sia dei lavoratori che dei manager, che sottolineano benefici in termini di produttività, concentrazione e qualità del lavoro, clima di collaborazione e fiducia. La rilevazione, fatta su chi sta effettivamente proseguendo con lo smart working post emergenziale, ha permesso di raccogliere informazioni su 150 persone appartenenti a 8 aziende della rete, in maggioranza donne e con figli. Inoltre, se in una giornata tutte queste persone lavorassero a distanza, eviterebbero di emettere Co2 al pari di 28 alberi equivalenti. Unica in tutto il Sistema camerale nazionale, come ha sottolineato il Segretario generale della Camera di Commercio, Marco Zanini “in questi anni la sperimentazione ha messo in rete un gruppo di imprese che hanno colto i segni dell’innovazione portando le riflessioni sulle potenzialità che può avere nella nostra vita quotidiana, e nella vita lavorativa, la definizione di nuovi modi di lavorare e di nuove soluzioni di comportamento organizzativo”.
Dalla sperimentazione si è evinto come anche in una piccola provincia quale Mantova si possono implementare soluzioni innovative, pure nelle aziende di media o piccola dimensione, oltre che nelle grandi. “Lo strumento dello Smart working – ha dichiarato Mollard – consente di ristabilire un corretto equilibrio degli impegni degli uomini e delle donne per favorirne una giusta partecipazione al mercato del lavoro e produce benessere per amministrazioni, imprese e famiglie”. I lavori sono proseguiti con un focus specifico, condotto da Variazioni Srl e dai partner tecnici, sul progetto “Smart Companies 3.0 – Lo Smart working: dalla tutela della sicurezza al rilancio del business” che è stato realizzato nel biennio 2020/2022.
La consulente Stefania Carnevali ha presentato un excursus del progetto e le sperimentazioni condotte in tema di Smart working dall’Alleanza locale mantovana attraverso la realizzazione di momenti di progettazione, focus group e training aziendali per manager e collaboratori/collaboratrici finalizzati alla preparazione delle sperimentazioni, della redazione della policy aziendale, della impostazione della comunicazione interna. Il consulente Marcello Cagnazzi ha poi illustrato i risultati della survey finale che è stata somministrata ai partner di progetto e che ha avuto l’obbiettivo di valutare l’efficacia delle misure di cambiamento introdotte, misurando gli impatti sulle organizzazioni e sulle persone. I risultati sono stati presentati in forma aggregata e all’interno dell’analisi sono stati effettuati approfondimenti su specifici target.