MANTOVA Secondo obiettivo raggiunto per il restauro delle Pescherie di Levante di Giulio Romano. Il patrimonio recuperato è stato ieri presentato alla cittadinanza. Finalità seguita fin dall’inizio dei lavori quella di rendere fruibili e vivibili gli spazi, come posto in evidenza dal presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta e dal presidente di Fondazione Pescherie di Giulio Romano Paolo Corbellani. Nell’area si sono succeduti cinque cantieri, i costi previsti sono nel tempo lievitati, a causa di inconvenienti di vario genere, in particolare per il profondo stato di degrado della struttura. In buona sostanza: la raccolta fondi continua a essere una priorità, come sottolineato anche dal primo cittadino Mattia Palazzi: 100.000 euro servono entro la fine dell’anno, e circa 700.000 per il completamento del terzo lotto dei lavori, quello che comprende la parte monumentale, la più imponente. E della richiesta di nuovi investimenti si è fatto carico lo stesso soprintendente per le Belle Arti Gabriele Barucca, auspicando che l’istanza sia presto accolta.
Per adeguare i servizi e gli spazi accessori alle nuove destinazioni, che comprenderanno un luogo di accoglienza e ristoro, la Fondazione ha ottenuto dal Comune di Mantova una estensione delle zone in concessione. A tale fine è stato restaurato il locale dell’ex cabina elettrica e sono stati ricavati tre nuovi spazi di servizio sovrapposti su tre livelli. Si è inoltre provveduto a ultimare il piano interrato con attività per il pubblico e con il locale dalla volta a botte denominato la grotta; è stato completamente pavimentato e ripulito il grande spazio del sottoponte; infine sono stati realizzati gli impianti idrosanitari, di climatizzazione ed elettrici di tutti gli spazi.
Un’impresa che ha coinvolto più soggetti, portando a nuove funzioni antichi luoghi, mantenendo in primo piano anche la valenza del rapporto con le acque nel nostro territorio.
Ilaria Perfetti