MANTOVA Sono entrati nelle casse del Comune i soldi che Roma ha stanziato all’indirizzo dei Comuni per sostenerne le finanze provate da spese non immaginabili nel bilancio previsionale 2020 votato dall’ente lo scorso dicembre. Si tratta di 2 milioni e 730mila euro cash che la stessa amministrazione ha reso disponibili con una variazione di bilancio che verrà approvata questa sera dal consiglio comunale, convocato ormai con i debiti distanziamenti e a porte chiuse (i lavori potranno essere seguiti solo via streaming). Ma come annunciato dallo stesso assessore delegato alle finanze, il vicesindaco Giovanni Buvoli, si tratta di una goccia nell’oceano, in ragione delle secche perdite che il Comune ha accusato in questo anno di pandemia. I conti non sono ancora definitivi, trattandosi di una emergenza progressiva che richiede volta a volta nuovi provvedimenti; allo stato dei fatti, le perdite per il Comune si aggirano comunque attorno ai 7 milioni di euro, e dunque su una cifra ben lontana da quella che il governo di Giuseppe Conte ha stanziato a parziale indennizzo.
Nella rendicontazione della giunta di Mattia Palazzi, soltanto sul versante contabile mancano all’appello 700mila euro: 150mila dai pass, 137mila dai parcheggi, 46mila dai mancati introiti degli impianti sportivi, 5mila dalle mense scolastiche, 450mila dalla mancata vendita dei titoli del lascito Alberti, con il cui ricavo si sarebbero dovute finanziare opere assistenziali nelle Rsa. Per non dire del dimezzamento delle multe riscosse rispetto ai 5,3 milioni messi in bilancio.
Tutte cifre, queste, cui vanno sommate le maggiori spese sostenute dall’ente, che vanno dai 500mila euro per contenere le rette delle Rsa agli 80mila per l’acquisto delle lampade igienizzanti, o dai 150mila euro messi a disposizione delle attività commerciali sino ai 110mila euro extra per trasporti scolastici. Totale: 7 milioni.
Possono nondimeno essere messi in conto pure i 5 milioni stanziati dal Mibact per il Parco Te, che Palazzi può ora “liberare” dal suo bilancio.