Entro l’anno 510 nuovi posti auto, molti gratuiti

Si allargano i piani del parcheggio al campo canoa e del Mondadori. Sopralluoghi di Apcoa

casa di riposo acquanegra

MANTOVA Mentre arrivano sul tavolo degli assessori e del sindaco i progetti del campo canoa e del ristrutturando Parking Mondadori, spuntano le sorprese: i posti auto previsti nell’allargamento dello spiazzo di Sparafucine non saranno 100, come annunciati dalla stessa giunta, ma 120; e nella struttura di viale Piave, che avrà capienza massima di 350 stalli, contro i 160 posti auto attualmente disponibili, l’amministrazione ne metterà a disposizione nel breve termine 190. Insomma, 50 posti in più del previsto. I quali si andranno a sommare ai 200 ricavabili nell’area dell’ex palasport del Te, di imminente demolizione, e ai 140 che l’Apcoa metterà a disposizione in struttura nel lungolago Gonzaga, dove i suoi tecnici hanno già iniziato verifiche e conteggi, ipotizzando tempi brevi per la sua realizzazione. A farla breve, come annuncia il sindaco  Mattia Palazzi, entro l’anno la città fornirà 510 nuovi posti, che diventeranno 650 entro la metà del 2020 – e molti di questi gratuiti (quantomeno i 120 del campo canoa e i 200 di piazzale Montelungo, dove è in previsione l’istituzione di navette Apam giornaliere, da rendersi in futuro uniche con quelle del campo canoa).
«La strategia della nostra amministrazione – spiega l’assessore alla viabilità  Iacopo Rebecchi – è quella di creare grandi hub strategici di sosta, sia agli ingressi della città che nelle immediate vicinanze del centro, dotati di servizi gratuiti come le navette e di altri servizi di intermodalità, come il bike sharing. In questo modo il parcheggio sarà più semplice e veloce per tutti e si ridurrà al minimo il traffico e il relativo smog indotto dalla ricerca di posti auto, che costituisce una parte importante del traffico della nostra città. Accanto alla strategia della sosta, stiamo sviluppando ciclabili sicure che possano permettere a tutti i mantovani di venire in sicurezza dai quartieri verso il centro e viceversa», conclude Rebecchi, anticipando che tra i giardini di viale Piave e il Mondadori è in previsione una recinzione che separi fisicamente i due spazi a garanzia di sicurezza degli utenti.