Dopo la rapina anche l’evasione. Nuovi guai per una 34enne

MANTOVA Era finita in manette e quindi, dopo il processo per direttissima, sottoposta agli arresti domiciliari giusto cinque giorni fa, per una rapina impropria perpetrata ai giardini Viola ai danni un nordafricano suo conoscente; ma evidentemente per Nicula Andreea Georgiana, 34enne rumena titolare del negozio “Georgiana Servizi” di via XX Settembre, esercizio già incappato nei mesi scorsi in un provvedimento di sospensione dell’attività commerciale, la lezione non è servita. La donna infatti contravvenendo alla misura cautelare disposta sabato mattina dall’autorità giudiziaria, è stata sorpresa in un paio di occasioni fuori dalla propria abitazione. Due evasioni nel breve spazio di circa 72 ore dunque. Nella prima circostanza, intercettata dagli agenti della questura a girovagare nottetempo per il centro storico, la donna era stata solo redarguita e quindi riaccompagnata a casa, mentre per quanto concerne la seconda indebita uscita questa inevitabilmente gli è costata di nuovo l’arresto. Ieri mattina quindi, dopo un’altra notte in camera di sicurezza ennesima tappa in via Poma a stretto giro per il secondo giudizio per direttissima. Anche stavolta, come già fatto in precedenza, la 34enne, presentatasi scalza davanti al giudice Antonio Serra Cassano, non ha mancato di esibirsi in un proprio, personalissimo show. Alla fine secondo quanto statuito da una consolidata giurisprudenza della Suprema Corte per pene inferiori ai tre anni, non si è reso possibile disporre a suo carico la custodia cautelare in carcere come invece avanzato in fase di requisitoria dal pubblico ministero. Nuovi arresti domiciliari dunque “rinforzati” altresì dall’applicazione del braccialetto elettronico, non ancora disponibile peraltro. In attesa dell’ennesima fuga, nel frattempo, il 10 giugno dovrà comparire ancora una volta in tribunale per il processo con rito abbreviato condizionato alla produzione di una perizia psichiatrica e relativo alla vicenda della rapina impropria occorsa nella notte tra venerdì e sabato scorsi nel parco pubblico cittadino. In tale fattispecie la donna, già conosciuta alle forze dell’ordine per i suoi conclamati problemi di alcolismo, dopo aver fatto bisboccia per ore assieme ad un ragazzo extracomunitario, aveva pensato bene di derubare il suo stesso compagno di bevute. Oggetto del desiderio era stato il borsello che l’uomo aveva adagiato sulla panchina. Il giovane, resosi conto di quanto occorso, si gettava quindi immediatamente all’inseguimento dell’amica ladra ma una volta raggiunta per tutta risposta racimolava dalla stessa prima un pugno in volto e quindi un calcio nella parti intime.