eQual: una gestione pubblica per la Dugoni per garantire qualità ed efficienza

MANTOVA Associazione eQual torna sul tema della Dugoni in piena estate dopo le critiche sollevate a giugno: dalla situazione di degrado data dal prolungamento della chiusura post-Covid e senza comunicazioni per gli abbonati, si è passati ad una riapertura gestita dal privato in modo tutt’altro che indolore: un rumoroso gruppo elettrogeno a gasolio in funzione 24 ore su 24 per ovviare al mancato allacciamento elettrico, lamentele su spogliatoi e docce, ed il servizio di bar-ristorazione ancora sostituito dal furgone di un patataro.
Una situazione –fanno notare gli attivisti di eQual- nata dal compromesso tra il Comune di Mantova e la Sport Management che non ha ancora realizzato le opere di miglioria da 800.000 euro promesse nel 2014 e che nel frattempo ha accumulato debiti per 160.000 euro. La piscina dei mantovani deve tornare ad essere un servizio accessibile, efficiente e di qualità per gli appassionati dell’impianto natatorio e per chi ci lavora.
“Siamo convinti che la formula del privatizzare i profitti e socializzare le perdite sia al capolinea” –dichiara Emanuele Bellintani coordinatore dell’associazione- “è tempo di procedere al più presto ad una reinternalizzazione del servizio con un’azienda speciale di diritto pubblico e auspichiamo che questa proposta venga condivisa dai candidati alle amministrative di settembre”.