Favoriva la cittadinanza italiana ad extracomunitari, contestati 900mila euro ad una ditta

MANTOVA La Guardia di Finanza  ha scovato un evasore fiscale di origini brasiliane, che aveva avviato una strutturata organizzazione, sotto forma di ditta individuale, impegnata nell’assistenza in Italia a favore di soggetti sudamericani interessati ad ottenere la cittadinanza italiana, in base alle procedure previste dall’istituto giuridico dello jure sanguinis. Negli ultimi anni, il fenomeno delle cosiddette “naturalizzazioni” – ossia l’ottenimento della cittadinanza italiana in virtù di alcuni requisiti previsti dalla legge – ha visto un sensibile incremento. Per ottenerla, uno dei percorsi è quello di dimostrare di avere avuto un avo italiano. Il buon esito della procedura permette al soggetto extracomunitario di ottenere cittadinanza e passaporto italiani.  Ad aver beneficiato dei favori di questa ditta 325 cittadini  brasiliani che, negli ultimi cinque anni, hanno ottenuto la residenza temporanea in dimore ubicate nei comuni di Mantova, Porto Mantovano, Bergantino (RO) nonché Cinisello Balsamo e Cologno Monzese nell’hinterland milanese, all’interno di abitazioni nella disponibilità del soggetto. Quest’ultimo, a fronte della consulenza prestata e dell’opera di perfezionamento delle pratiche connesse alla procedura dello jure sanguinis nonché dei servizi di natura alloggiativa messi a disposizione dei clienti connazionali, ha percepito ingenti somme di denaro senza aver adempiuto ai previsti obblighi fiscali.
Nel corso dell’attività di verifica sono stati contestati quasi 900.000  euro di ricavi ed Iva
per quasi 200.000  euro non dichiarati.