Forattini (Pd): “Piano cave insoddisfacente”

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MANTOVA “È una legge timida, quella sul piano cave della Lombardia, approvata oggi in Consiglio Regionale con il voto contrario del gruppo PD. Un’occasione persa a cui abbiamo cercato, in parte, di mettere una pezza attraverso il mio Ordine del Giorno che impegna, fra l’altro, la Giunta regionale a valutare come quantitativi ammissibili per i nuovi piani provinciali almeno quelli depurati della quota di materiali alternativi utilizzati nella programmazione precedente, vale a dire che quanto meno si ‘scarica’ di un certo quantitativo le nuove cavazioni. Per il resto non posso che definire deludente il progetto di legge portato in Consiglio e atteso per oltre dieci anni, che si dimostra largamente insufficiente rispetto alle aspettative”.

Commenta così, Antonella Forattini – consigliera regionale del Partito Democratico e firmataria dell’Ordinde del Giorno approvato a margine – il progetto di legge votato oggi, dal titolo ‘Disciplina della coltivazione sostenibile di sostanze minerali di cava e per la promozione del risparmio di materia prima e dell’utilizzo di materiali riciclati’.

“In parte, il piano cave lombardo enuncia principi condivisibili e introduce una certa semplificazione. – prosegue Forattini – Ma sacrifica questi stessi principi di fronte alle esigenze, legittime ma non si sa quanto prioritarie, degli operatori.

Un progetto di legge che, dopo tanta attesa, poteva quindi dare molto di più. “E’ un’occasione mancata – conclude la consigliera PD – In Commissione e attraverso i nostri emendamenti, che la maggioranza ha rifiutato, avevamo sollecitato un maggior impegno. Tra le tante carenze, il fatto che non sono stati stabiliti limiti più stringenti per le aree protette e un’attenzione insufficiente alla riduzione delle quantità di materiale estratto. Servirebbe più coraggio nel dire che si deve cavare di meno con vincoli più espliciti anche in legge”.