Furti e spaccate in negozi: a Mantova 324 raid in un anno, tre su quattro impuniti

MANTOVA  Furti e spaccate continuano a essere un grosso problema per commercianti e artigiani. Le situazioni più critiche si verificano al Nord: Milano, Parma, Bologna, Rimini, Imperia, Firenze e Torino sono infatti le province d’Italia dove i negozianti sono i più bersagliati dai malviventi. In questo contesto, secondo uno studio della Cgia di Mestre su dati Istat, Mantova su un totale di 106 provincie si piazza invece al 43° posto. Sempre livello nazionale poi, in quasi 3 casi su 4, gli autori di questi furti compiuti ai danni di negozi e botteghe rimangono impuniti.
Stiamo ovviamente parlando di reati contro il patrimonio che sono stati denunciati dalle vittime alle forze dell’ordine che, si stima, costino alle attività economiche attorno ai 3 miliardi di euro all’anno. Storicamente le categorie più attenzionate da ladri e rapinatori sono gli orafi/gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai. Le prime due per il valore economico dei loro prodotti, le altre per la disponibilità di contanti che hanno. Da qualche anno inoltre sono sempre più nel mirino dei criminali anche i negozi di prodotti tecnologici (computer, cellulari, Tv), gli autoriparatori/concessionari di auto-moto, i commercianti di bici di pregio, i supermercati/alimentari, la moda/abbigliamento sportivo e i negozi di cosmetici e profumi. La difficoltà di consegnare alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di questi eventi criminosi sta diventando ormai cronica e, probabilmente, sta “condizionando” anche le statistiche.
Non è da escludere, infatti, che la riduzione del numero delle denunce registrato negli ultimi anni prima dell’avvento del Covid, non sia riconducibile a una ritrovata sicurezza, ma a un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li “spinge” a non denunciare alle autorità giudiziarie il danno subito. Nel 2021 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili) ci sono state 56.782 denunce per furto nei negozi presenti in Italia, il 10,8% in più di quante ne sono avvenute nel 2020 (l’anno più critico della crisi pandemica). Praticamente gli operatori commerciali/artigianali nel 2021 hanno subito 156 furti al giorno, 6,5 ogni ora e 1 ogni 9 minuti. Di questi 56.782, nel 72,3% dei casi – praticamente quasi tre su quattro – gli autori del delitto non sono stati catturati dalle forze di polizia entro un anno dall’evento. Le regioni dove i malfattori la fanno franca maggiormente sono Umbria e Marche (entrambe nel 73,8% dei casi), la Campania (79,8%) e, in particolar modo, nel Lazio (81,3%). Se, invece, analizziamo il numero di furti avvenuti ogni 100mila abitanti, Lombardia (138,8), Emilia Romagna (142,1) e Liguria (144,8) sono le regioni più “martoriate” dai rapinatori. In particolare proprio la Lombardia, con 13.845 casi totali registrati in dodici mesi è la regione italiana, con più eventi delittuosi di questo tipo in termini assoluti con un’incidenza di impunibilità pari al 72,4%.
A livello provinciale, infine, i territori più colpiti dalle scorribande di questi malfattori sono Torino con 155,5 furti denunciati ogni 100mila abitanti, Firenze con 160,3, Imperia con 167,5, Rimini con 186,5, Bologna con 186,9 e Parma con 194,5. Maglia nera a livello nazionale è Milano con 222,8 furti ogni 100mila abitanti. Mantova infine, con i suoi 324 casi in un anno di cui, all’incirca 240 rimasti impuniti, denota un’incidenza di 80 raid predatori ogni 100mila abitanti.