Giudizio immediato per la rapina a Tamani, lo chef era stato aggredito da quattro giovani

tribunale di mantova

MANTOVA Il gip di Mantova ha disposto nei giorni scorsi il giudizio immediato nei confronti della banda di 4 rumeni arrestati per la rapina a8i danni del noto chef  Romano Tamani, aggredito all’interno del suo locale, il ristorante Ambasciata di Quistello la sera dello scorso 20 gennaio. I quattro, tutti di nazionalità rumena, di età compresa tra i 20 e i 23 anni, Residenti a Bologna, erano stati arrestati lo scorso giugno dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Mantova al termine di una complessa attività investigativa. Durante gli interrogatori che erano seguiti i quattro avevano confessato la rapina; ora dopo la disposizione del giudizio immediato da parte del gip  Matteo Grimaldi, i quattro imputati, tutti in carcere, potranno scegliere di essere processati nei prossimi mesi con un eventuale rito alternativo che consentirebbe loro di usufruire dello sconto di un terzo della pena finale. Quella messa a segno ai danni dello chef Tamani era stata una rapina particolarmente violenta, con la vittima che era stata legata, imbavaglia e scaraventata a terra e percossa. Il commando di banditi fece irruzione nel locale in tarda serata, mentre il titolare si apprestava a chiudere. Per oltre un’ora misero a soqquadro il locale e l’abitazione annessa e tennero in ostaggio per tutto questo tempo la loro vittima. Il loro bottino – che puntava a essere composto da denaro e preziosi – si rivelò più magro del previsto, così i malviventi oltre a contanti e oggetti preziosi presero anche alcune carte di credito che di fatto si rivelarono molto utili agli investigatori per risalire alla loro identità e trarli in arresto. I quattro erano già noti alle forze dell’ordine e dovranno rispondere dei reati di rapina in abitazione, sequestro di persona ed indebito utilizzo di carte di credito.