MANTOVA “Un incontro proficuo, costruttivo e mirato ad affrontare le strategie per un futuro di crescita sui mercati”. Così il presidente Paolo Carra ha commentato l’esito dell’incontro del consiglio direttivo di Coldiretti Mantova con il presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano, la Dop lattiero casearia più esportata nel mondo, con una produzione che nel 2020 ha toccate quota 5.225.451 forme, in crescita dell’1,8% rispetto all’anno precedente.
A determinare l’incremento produttivo sono stati prevalentemente due fattori: una maggiore produzione di latte nelle stalle e il blocco dell’Horeca nei periodi di lockdown, che hanno di conseguenza ridotto sensibilmente le produzioni di formaggi freschi. Il surplus di materia prima è stato in parte utilizzato per incrementare i volumi di Grana Padano, che nel mese di marzo 2020 ha registrato i più alti volumi produttivi degli ultimi anni, con quasi 527mila forme mandate in stagionatura.
Il presidente del Consorzio del Grana Padano, Renato Zaghini, ha illustrato gli aspetti salienti del piano produttivo, le esigenze di individuare nuovi sbocchi di mercato all’estero, ma anche la necessità di implementare la politica di tutela delle Indicazioni geografiche col supporto di Coldiretti, da sempre attenta alla difesa del Made in Italy.
Notizie positive in chiave di consumi interni, in crescita nell’ultimo anno (+6% nell’anno terminale gennaio 2021-gennaio 2020), così come sul fronte delle esportazioni. Nonostante la pandemia, le difficoltà logistiche legate ai trasporti e la chiusura del segmento Horeca, molto importante all’estero, i dati (aggregati nel codice doganale al Parmigiano Reggiano) hanno segnato fra gennaio e novembre 2020 un incremento dello 0,6% su base tendenziale.