Infortunio mortale nel cantiere, i famigliari della vittima nominano un legale

MANTOVA Il nulla osta per la sepoltura è stato concesso nelle ore immediatamente  successive all’esame autoptico, ma per il momento resta al Carlo Poma la salma di Alexandre Tonn Loose, l’operaio 31enne brasiliano che ha perso la vita in un infortunio sul lavoro lunedì scorso in un cantiere di via Salandri. La vedova del 31enne e i suoi famigliari hanno infatti deciso di riportare in patria la salma del loro congiunto. Nel frattempo gli stessi famigliari hanno nominato un proprio legale per seguire la vicenda a livello giudiziario. Secondo quanto emerso dagli accertamenti fatti sul posto dai tecnici di Ats Val Padana, l’operaio brasiliano sarebbe stato al suo primo giorno di lavoro nel cantiere di via Salandri in quanto non assunto, e di conseguenza impiegato “in nero”. Un aspetto, questo dell’impresa che lavorava in subappalto nello stesso cantiere. Riguardo alla ricostruzione dell’accaduto, il 31enne sarebbe caduto dal ponteggio su cui si trovava da un’altezza di circa 6 metri. La caduta sarebbe avvenuta tra il ponteggio stesso e il muro dello stabile; l’operaio sarebbe scivolato in uno spazio di circa 50 centimetri cadendo su un fianco e battendo violentemente il capo al suolo. Il decesso del brasiliano sarebbe stato pressoché istantaneo.