Interno Verde: natura e città si intrecciano negli spazi aperti Visitabili anche oggi i 40 giardini della manif

MANTOVA – La manifestazione Interno Verde, tornata ieri e oggi ad aprire i giardini più suggestivi della città, presenta sempre qualche elemento nuovo e sorprendente: in Spazio Arrivabene 2 l’arte si mescola con la natura, per sposare al meglio l’iniziativa, attraverso le fotografie di Federica Bottoli e Paolo Barbi, con un progetto che mostra la natura confezionata e protetta, come gli esseri umani durante la pandemia. Rimanendo, però, fragile. L’installazione di Filippo Marani riproduce la natura attraverso la tecnologia, con un tronco realizzato con stampante 3D, utilizzando materiali biodegradabili. Le opere di Alice Padovani donano un tocco artistico alla corteccia d’albero lavorata come un tessuto (era un elemento utilizzato anche dalla stilista Elsa Schiaparelli), mentre i visitatori vengono accolti nel cortile da una installazione di Roberto Ciroli. Totale cambio di scena per lo spazio in via Montanara e Curtatone, dall’ispirazione ottocentesca. Il giardino gioca su diversi piani e fondali stratificati. Come una sorta di quinta scenica domina un rustico che i proprietari dell’immobile hanno deciso di mantenere, perfettamente inserito nell’ambiente. Le statue, i putti, le cornucopie contribuiscono a rendere l’atmosfera davvero unica. Tra gli arbusti si notano l’acero giapponese, l’ulivo e il giuggiolo, come piante ornamentali glicine, aloe e rosa. In via Chiassi il cinquecentesco palazzo Torelli ospita l’azienda Manerba: per l’occasione, infatti, i mobili da interni hanno trovato posto nel giardino, tra la sophora japonica, il melograno e il grande glicine.
Il parco di via Acerbi offre completamente l’idea del benessere bucolico pur stando in pieno centro città: la struttura abitativa accoglie i visitatori in un piazzale ghiaioso sul quale si affacciano terrazzi verdi. Sono segnalate le erbe aromatiche e le piante, tra cui acanto, caprifoglio, hosta e edera. Dal giardino si passa al bosco: questa è la sensazione entrando a palazzo Benzoni, in via Mazzini. La storia dell’edificio risale al 1480, si mescola a quella di molte famiglie nobiliari e annovera tra i suoi inquilini anche Andrea Mantegna. Qui si susseguono alberi secolari, il più antico è il ginkgo biloba, seguito dai tassi. Tra cotanto tripudio, solo un suggerimento: perché non spostare la rassegna in un altro periodo dell’anno, per ammirare i cambiamenti stagionali delle location? Sempre che la cosa sia possibile. Interno Verde, appuntamento realizzato dall’associazione Ilturco, con la collaborazione del Comune di Mantova, prosegue anche oggi, è possibile iscriversi presso i giardini Valentini o all’antica edicola di piazza Canossa.