La Regione stoppa il “progetto Palazzi” al Migliaretto e il centrodestra attacca

MANTOVA Un mese e mezzo fa la notizia che per Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, l’area del Migliaretto non rientrava più tra gli aeroporti di interesse nazionale. Per questo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti poteva valutarne la dismissione e riconsegnare l’area all’Agenzia del demanio affinché procedesse a sdemanializzarla per utilizzarla diversamente. Ora un nuovo capitolo della vicenda. «Apprendiamo che Regione Lombardia ha comunicato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il proprio interesse al trasferimento dell’area aeroportuale denominata Migliaretto al proprio demanio, rappresentando così la propria contrarietà all’iter di sdemanializzazione dell’area». Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia in un comunicato a firma di Antonio Carra, Alessandro Beduschi e Annalisa Baroni plaudono alla decisione della Regione evidenziando «come sia stata scoperta l’ennesima boutade elettorale del sindaco Mattia Palazzi, che lo scorso aprile aveva sbandierato faraonici master plan relativi all’area del Migliaretto, facendo seguito all’altro fantomatico progetto dei giardini di Palazzo Te». Il primo cittadino virgiliano, alla comunicazione del dicastero, va ricordato, aveva dichiarato come si trattasse di un’occasione storica per Mantova prefigurandosi il futuro per quell’area da 300mila metri quadrati all’ingresso sud della città con un bosco urbano al centro di una più ampia foresta che va dalle sponde del lago Superiore di Angeli fino a quelle del lago Inferiore della Vallazza, con dentro il nuovo stadio Martelli e gli attuali impianti sportivi (atletica con il campo scuola, motocross, tennis e rugby) a formare una cittadella dello sport. «Palazzi, come da copione – prosegue il centrodestra – crede di essere padrone della città e non tiene conto delle procedure, ritenendo che tutti debbano seguire i suoi diktat o desiderata, noncurante dell’esistenza di diritti altrui. Un dubbio comunque sorge sulle reali intenzioni del sindaco: se effettivamente avesse voluto raggiungere il suo scopo, avrebbe coinvolto tutti gli enti preposti e avrebbe illustrato il suo progetto, cosa che opportunamente non ha fatto. Non tutti sono concordi nella edificazione di un’area che invece va tutelata e valorizzata perché sia al servizio della collettività, come risulta dalle numerose chiamate ricevute da cittadini preoccupati dalle uscite elettorali di Palazzi.
A questo si aggiunga che in tutta la vicenda é stata taciuta l’esistenza di un protocollo d’intesa sottoscritto nell’aprile 2015 dalla precedente amministrazione del Comune di Mantova e da Provincia di Mantova, Camera di Commercio, Assessorato alla Salute di Regione Lombardia, Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) e Azienda Ospedaliera Carlo Poma, ad oggetto la progettazione e realizzazione di un’eli-superficie per emergenza sanitaria e utilizzo civile al Migliaretto. Proprio in questo periodo é emersa l’importanza strategica del nostro ospedale e della presenza di un punto per emergenza, anche in considerazione dell’area Sin mantovana e dello strategico ruolo della protezione civile che non vanno certo tralasciati. Se i cittadini daranno fiducia al nostro progetto amministrativo, con Regione Lombardia al nostro fianco tuteleremo davvero la nostra città e non faremo gli ambientalisti a giorni alterni, come qualcuno dimostra di essere».