Legionella, un altro caso accertato al Poma

L'ospedale Carlo Poma di Mantova

MANTOVA Un altro caso di legionella sarebbe stato accertato nei giorni scorsi al Carlo Poma di Mantova su un uomo di circa 70 anni residente in un comune del Destra Secchia. L’uomo si era presentato in ospedale con i sintomi di quella che sembrava una normale polmonite, ma dagli accertamenti cui è stato sottoposto dai medici del nosocomio cittadino è emerso che la polmonite in sé era una sorta di sintomo di legionellosi, una malattia che molto recentemente ha fatto una nuovo vittima proprio nel Mantovano. Al termine degli accertamenti del caso il 70enne è stato quindi trasferito all’ospedale di Pieve di Coriano dove sarebbe tuttora ricoverato. Da quel che si è appreso non sarebbe in pericolo di vita. Tuttavia questo caso sarà ora valutato anche dal personale dell’Ats, chiamato a indagare sulle cause del contagio per questo paziente. Un caso, questo che arriva più o meno in contemporanea con quello che ha avuto invece esito nefasto per un altro paziente mantovano che dalla legionellosi è stato invece stroncato, con buona pace di quei magistrato della Procura di Brescia che hanno invece archiviato l’inchiesta sulla presunta epidemia di legionella che lo scorso anno aveva causato la morte di una decina di persone. Con l’indagine partita lo scorso settembre si sarebbe accertato “che nessun decesso dei pazienti affetti da polmonite è connesso alla legionella, batterio non rinvenuto”. In parole povere quei 10 morti e oltre mille malati di polmonite non hanno nulla a che fare con la legionella. Risposta che non ha certo soddisfatti il Comitato di Salute Pubblica: “nessuna epidemia non significa necessariamente nessun colpevole”.