L’usato cresce ovunque tranne che a Mantova dove cala la richiesta

MANTOVA Italiani sempre più vintage e attenti al recupero e al riuso. Ma in tal senso Mantova va in controtendenza. E se è vero che cresce il settore dell’usato in Lombardia (che ha 600 attività, dove in tutta Italia se ne contano oltre 3 mila), in città si registra un calo di interesse. Il dato regionale vede un incremento dell’8,6% e un + 2,8% a livello nazionale. Mantova addirittura ha una variazione annua del -51,8%, e sul quinquennio superiore al 40 percentuale.
In cinque anni, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese relativi alle imprese attive nel commercio al dettaglio di articoli di seconda mano, usati o di antiquariato, il riscontro è oggettivo. A Milano il settore dà lavoro a quasi 650 persone, circa il 20% in più rispetto allo scorso anno. In Lombardia gli addetti sono 1.300 circa, + 9% rispetto al 2018, in Italia superano quota 6 mila, +17%.
Ha dichiarato Marco Accornero membro di giunta dell’ente camerale: «L’ambiente è un tema sempre più importante per la vivibilità sui nostri territori. Diventa centrale nella quotidianità la dimensione ambientale dell’abitare e del lavoro, dalla presenza di verde al riciclo dei rifiuti, dal risparmio energetico all’uso di fonti alternative. Anche la valorizzazione dell’usato di qualità rappresenta un ritorno al passato e spesso premia il recupero di alta qualità realizzati in modo artigianale».
Fra le tipologie più richieste, abbigliamento, mobili e libri.